Rissa in Aula sul Mes, urla, spintoni, lacrime e polsi slogati

Finisce in rissa – nel vero senso della parola – la discussione in Aula sul Mes. Dopo l’audizione del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che passerà alla storia per i suoi toni decisamente poco istituzionali la discussione prosegue con una dura battaglia.

Mes, l’intervento di Gualtieri in Aula: “Dire che la riforma del Mes sia una terribile innovazione che attenta alla stabilità dell’Italia lo trovo comico. La riforma del Mes è una linea di salvataggio che verrà utilizzata dai Paesi in difficoltà e tra questi non ascrivo l’Italia“.

Le parole di Gualtieri non hanno evidentemente convinto l’assemblea, al punto che nel pomeriggio si è innescata una vera e propria rissa. Il deputato FI Giorgio Mulé finirà la giornata addirittura con un polso slogato, mentre il leghista Belotti avrebbe addirittura rotto una sedia.  Scene da saloon con persone in lacrime urla. La situazione è degenerata dopo l’intervento di Piero De Luca (Pd) che ha ricordato che le trattative per la riforma del Mes erano iniziate quando al governo c’era proprio la Lega.

Ospite a Porta a Porta, Di Maio ha fatto il punto sulla riforma del Mes assicurando di aver chiarito i dubbi sul premier Giuseppe Conte. Ma resta l’incognita: procedere con la riforma o rinviare la discussione? “Dobbiamo capire se il Mes conviene all’Italia o no. È stato usato in passato per la Grecia. È uno strumento a doppio taglio: quando lo usi per altri Stati, stai tranquillo. Quando quel fondo dovesse servirci, ha regole che dobbiamo guardare bene. Ci sono perplessità anche tra i 5 Stelle. Ma sono sicuro che troveremo una soluzione con il ministro dell’Economia e con il premier, che si sono distinti per la loro grande correttezza“.

Roberto Gualtieri in Senato, le cui parole vengono riportate nell’emiciclo dal leghista Claudio Borghi che attacca duramente il governo e il premier Conte. Subito gli fa eco Giorgia Meloni e scoppia la bagarre.

Tra le urla e i fischi che arrivano dai banchi del centrodestra, vicino ai banchi dove siedono gli stenografi, si accalcano diversi deputati: nel tentativo di separarli c’è chi come il deputato di FI Giorgio Mule’ che,  come detto,  esce con un polso slogato. Un deputato – secondo alcuni colleghi si tratterebbe del leghista Daniele Belotti – sfascia una sedia. Lo scontro si protrae per diversi minuti.

Rossella Muroni, deputata di Leu, esce in lacrime: «Abbandono l’Aula di Montecitorio in lacrime e non mi vergogno a dirlo – scrive sui social – Mi vergogno invece per la scena di violenza a cui hanno assistito due scolaresche in visita. Una rissa in piena regola come ci si aspetterebbe in un bar malfamato. Ed invece era l’aula di Montecitorio. Ho sempre pensato che ci chiamassero Onorevoli non perché qualcuno ci debba rendere onore ma perché dobbiamo comportarci sempre in maniera onorevole. Stasera nell’Aula di Montecitorio non c’era onore, solo violenza e io me ne vergogno».

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni prova a spiegare: «Banalmente abbiamo fatto notare la vergogna delle parole del ministro Gualtieri» dopo aver scoperto che il trattato «è stato sottoscritto ed è inemendabile» e che il Parlamento «è stato totalmente scavalcato». Si tratta di 125 miliardi di euro che di fatto servono «a salvare le banche tedesche», aggiunge ribadendo la richiesta che il premier, Giuseppe Conte, venga a riferire alle Camere. «Sono stati violati i diritti costituzionali», sottolinea la leghista Barbra Saltamartini. «Spettacolo indecoroso», scrive Patrizia Prestipino su Twitter.

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