‘Un fallimento facilmente prevedibile’, sintetizza così Morena Piccinini, presidente dell’Inca, la vicende dell’Ape sociale, a oltre 7 mesi dall’1 maggio, che doveva segnare l’inizio della sperimentazione dell’Ape sociale. La rivista del patronato ‘Esperienze’ fa il punto sulla situazione dell’anticipo pensionistico. ‘Se tutto andrà come dovrebbe andare, i primi assegni di indennità Ape sociale e anticipo pensionistico per lavoratori precoci non arriveranno prima di gennaio 2018’, ricorda il patronato citando un comunicato stampa dell’Inps diffuso il primo dicembre.
Ad onore del vero, spiega Piccinini, -di ritardi se ne sono accumulati tanti e non sempre per responsabilità dell’lnps. Il decreto applicativo ha avuto una gestazione complicata, tant’è che il decreto applicativo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.138 soltanto il 16 giugno, con un ritardo di più di un mese. Poi, però, l’Istituto ci ha messo del suo per confondere ulteriormente le acque. E le cose ancor oggi non sono affatto chiare.
E i risultati, si legge nella rivista ‘Esperienze’, non sono affatto incoraggianti. Con la prima, sono state accolte 15.493 domande di certificazione di Ape sociale e 9.031 richieste di lavoratori precoci (pari al 39% e al 34% del totale), per un numero complessivo di 24.524 domande su 65.972 richieste complessivamente pervenute, pari al circa il 37%; ben al di sotto della metà.
Poi, però, l’Inps precisa di aver provveduto a riesaminare d’ufficio, alla luce dei nuovi indirizzi estensivi forniti dal ministero, e fortemente sollecitati dopo la pubblicazione del dossier di inca, -6.384 domande di Ape sociale e 5.592 di lavoratori precoci (per un totale di 11.976). Un riesame definito dall’Inps ‘operazione straordinaria’, che si completerà nei primi giorni di dicembre. Al momento, è sempre l’Inps a dirlo, queste operazioni di riesame hanno comportato l’accoglimento di circa 2.000 domande di Ape sociale e di circa 1.780 di lavoratori precoci (per un totale di 3.780). Dunque, se la matematica non è un’opinione, su 11.976 domande riesaminate, 8.196 ancora attendono di sapere quale sarà l’esito alla loro richiesta (oltre il 68%), dice l’Inca.