I leader finanziari del G7 (Usa, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Canada) hanno avuto a Shanghai una riunione informale, prima dell’avvio della seconda giornata di lavori del G20. Uno scambio di vedute sui timori di un altro stop dell’economia globale. Attenzione, si apprende, a possibili misure contro l’instabilità finanziaria legata alle vendite sui listini azionari, alla volatilità dei cambi e alla debolezza dei prezzi delle materie prime. Nella bozza di comunicato finale riportata in tarda nottata dall’agenzia Bloomberg si leggono l’impegno per la crescita e la flessibilità ma anche i timori per l’uscita dall’euro del Regno Unito. Una eventuale Brexit è uno dei potenziali shock che pesano sull’economia mondiale. Il G20 si impegna ad utilizzare tutti gli strumenti monetari, di bilancio e strutturali, a sostegno della crescita economica. La recente volatilità non riflette i fondamentali dell’economia globale. Ci attendiamo che l’economia continui a crescere a un tasso moderato nelle economie avanzate, e che la crescita nelle economie emergenti resti forte, si legge nella bozza del comunicato del G20 dei ministri delle Finanze e dei governatori delle Banche centrali, in corso a Shanghai. La ripresa globale continua, ma resta incerta e al di sotto delle nostre ambizioni per una crescita forte, sostenibile e bilanciata. La politica monetaria continuerà a sostenere l’economia, ma non può portare da sola ad una crescita bilanciata ed useremo la flessibilità della politica di bilancio. La crisi dei rifugiati è un rischio reale per l’economia.