Argentina, un popolo che sogna. Sogna l’impresa mondiale, lo sgarbo più grande agli “odiati” cugini brasiliani: vincere il Mondiale in casa loro. Conoscendo la rivalità che esiste tra le due Nazioni, forse sarebbe la vittoria più bella, forse anche più bella della vittoria in casa nel 1978. Ma di certo non sarà semplice perché i Mondiali non sono mai una passeggiata e poi perché l’albiceleste dovrà battere in primis sé stessa e i propri fantasmi. Perché l’Argentina ultimamente è un po’ l’eterna incompiuta. Dopo la vittoria in Messico nel 1986 e il quasi bis di Italia ’90, nonostante secondo i pronostici sia partita sempre tra le primissime, ha incamerato una serie di tremende delusioni con eliminazione agli ottavi per mano della Romania nel 1994, ai quarti con l’Olanda nel 1998, nel girone nel 2002, e ai quarti contro la Germania sia nel 2006 che nel 2010. Adesso questa nuova avventura firmata Sabella dove i sudamericani potranno contare, nonostante l’esclusione di Tevez, su un parco attaccanti impressionante, il più forte di tutto il Mondiale con Di Maria, Lavezzi, Palacio, Aguero, Higuain e su tutti Lionel Messi. La Pulga, spesso criticato per non essere decisivo in Nazionale come nel Barcellona, è ovviamente la stella assoluta di una formazione che all’enorme talento offensivo offre, da contraltare, un reparto arretrato che è un po’ la pecca di una formazione altrimenti quasi imbattibile. Per cominciare, sulla strada dell’Argentina troviamo Iran, autentica cenerentola, Nigeria e Bosnia. La Nigeria, che non è più la formazione temibile di qualche anno fa, come tutte le formazioni africane si affida all’atletismo e al dinamismo dei suoi potendo contare comunque su un buon tasso tecnico soprattutto in avanti. La Bosnia è una formazione giovane sulla quale orbita però grande curiosità grazie a gente importante come Lulic, Pjanic, Ibisevic, Dzeko che sono i fari di una Nazionale alla sua prima storica qualificazione ad un Mondiale dove tra l’altro si candida ad arrivare alla fase ad eliminazione diretta dal momento che intorno alle stelle orbitano ottimi giocatori che militano in campionati e squadre importanti.
Sebastiano Borzellino