“Il Betta e la Betta” di Roberto Cristiano è un romanzo che ci trasporta in una dimensione
esoterica, dal “basso verso l’alto”, ricongiungendo il lettore al divino, spesso smarrito nel corso
del cammino.
“Il Betta e la Betta”, un viatico verso l’ascesi spirituale.
Roberto Cristiano, giornalista partenopeo ci delizia con il suo ultimo romanzo, “il Betta e la Betta”,
pubblicato da Edizioni Progetto Cultura. Una vera “chicca” per appassionati e neofiti dell’esoterismo.
Il racconto è ambientato in una Napoli borghese, della quale l’autore ci offre uno spaccato assai
dettagliato. Cristiano incornicia elegantemente i suoi vicoli, la sua tradizione e la sua storia,
pregna di rimandi all’esoterismo e alla simbologia, mostrandoci in tal modo, il lato più misterioso
del Regnum Neapolitanum.
Oltre alla mirabile descrizione della città, l’autore ci regala un affresco di storie e personaggi
descritti con tale dovizia di particolari, da farli sentire vivi nella loro totalità intellettuale, spirituale e
fisica.
Ad ogni pagina, essi emergono, come materia sgrezzata dalla mano di uno scultore.
Mostrano dapprima le loro debolezze, per svelare la loro magistrale grandezza, che si compie
solo attraverso un viaggio iniziatico ed esoterico, a partire dal basso fino ad arrivare alle somme
vette.
Protagonisti della storia sono il Betta, giovane prestante, ex sportivo, che potremmo definire in
prima battuta, un “piacione”, ma che, mano a mano che si procede con la lettura, si rivelerà un
personaggio di grande spessore, e la Betta, donna appartenente all’alta borghesia, colta e
intellettuale. Fra i due scoppierà un amore frizzante, vivace, ritmato, che, come scrive l’autore
dell’introduzione Mauro Silani, sembra un contrappunto mozartiano, in cui si alternano momenti di
tempesta e istanti di quiete.
Massoneria ed esoterismo
Il fil rouge del romanzo, un viatico spirituale verso l’illuminazione, è dato dai riferimenti
all’esoterismo, di cui si fa portavoce la Massoneria.
A fare da trait d’union fra terra e cielo, spirito e materia è il Maestro Aquis, personaggio chiave
anche in precedenti lavori di Roberto Cristiano.
Aquis ci erudisce su alcuni elementi di alchimia e metafisica e indica il cammino verso
l’illuminazione, fino al ricongiungimento con il divino, che è sacrum facere e che culmina con un
matrimonio mistico, purificato in tutta la sua essenza.
E proprio il divino interverrà a completamento della narrazione, regalando qualcosa di miracoloso
ed inatteso. Del resto, è solo affidandosi ad esso attraverso la fede incondizionata, solo dicendo
“sì, lo voglio” che si può realizzare la sua volontà e il nostro destino di felicità.
Simona Mazza