Roberto Fico e la traversata delle consultazioni

Al via ieri le consultazioni del presidente della Camera Roberto Fico.

‘Quello che dobbiamo far prevalere è il bene comune del Paese e, in questo momento, ciò coincide con la necessità di avere un governo e un programma di fine legislatura’,  ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dopo le consultazioni con il presidente della Camera, Roberto Fico.  ‘Il Pd è impegnato con grande determinazione alla scrittura di un programma di fine legislatura sostenendo Conte nel mandato, partendo dalle forze che hanno votato l’ultima fiducia per un lavoro collegiale. Chiediamo a tutte le forze politiche di stare in questo confronto con volontà e spirito costruttivo, indispensabili per ottenere i risultati. C’è la necessità di fare in fretta e dare certezza e sicurezza al Paese. Pensiamo che sia possibile farlo, ci sono le condizioni per farlo e il Pd farà di tutto per raggiungere questo obiettivo. Noi vediamo l’occasione del patto di legislatura come un’occasione non per tornare all’Italia pre-pandemia ma per ricostruire questo Paese. Noi faremo di tutto per essere leali e coerenti con questo obiettivo, ci permettiamo di fare un appello affinché tutti lo siano perché a questo punto non si può davvero sbagliare’, afferma Nicola Zingaretti che  ha indicato le riforme che il Pd propone agli alleati per il programma di fine legislatura: ‘Chiusura e attuazione dello Sure e del Recovery Plan; la riforma fiscale all’insegna della selettività e della semplificazione; la riforma della giustizia che coniughi garanzie costituzionali e tempi del processo; pacchetto di riforme istituzionali di stampo proporzionale su cui già c’era stata ampia convergenza; le necessarie riforme legate alle politiche attive del lavoro; le riforme sociali, dalla ricostruzione di un modello sanitario, alla scuola, la ricerca e l’università; e infine il tema del commercio del turismo e del terziario, settori duramente colpiti dalla pandemia’.

‘Abbiamo posto l’esigenza che si lavori a un cronoprogramma dettagliato in temi e tempi’,   ha detto il capo politico del M5s, Vito Crimi –  che dia comunicazione certa del lavoro che il governo dovrà fare, e che dovrà essere solennemente sottoscritto da tutte le forze che parteciperanno al governo. Abbiamo ribadito che la scelta di Conte come guida del governo è indiscutibile e frutto sintesi e di equilibrio tra le forze di maggioranza. E su quella che ancora si può costruire un grande lavoro. È necessario dare una risposta in tempi rapidi, efficace e determinata. Sul tema dei ristori e del sostegno alle imprese deve esserci un netto lavoro di prosecuzione e miglioramento del percorso già fatto. Su questo siamo disposti a lavorare. Abbiamo chiesto che siano accantonati alcune temi, strumentali e divisi, penso al Mes e prendere atto che non c’è una maggioranza che lo appoggia e quindi che venga tolto dall’agenda e ci si concentri sulle questioni che hanno un sentire comune e siano più importanti. Siamo pronti ad affrontare questa sfida con tutte le forze che hanno composto la maggioranza questo anno e mezzo per dare al Paese un governo nel più breve tempo possibile, che è quello di cui abbiamo bisogno. Ci immaginiamo altri incontri anche con altre forze politiche. Ci sono da portare a termine le riforme istituzionali, la cornice attorno al taglio dei parlamentari, che dovevano essere realizzate a che hanno avuto uno stop.

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