Roberto Saviano è tornato a Casal di Principe (Caserta). Dopo il ‘non valete niente’ rivolto ai boss dei Casalesi che gli sono costate le minacce di morte e la partecipazione a un’iniziativa anticlan nel 2007, l’autore di Gomorra ha visitato la mostra con opere degli Uffizi e di altri musei nella ex villa di un boss.”E’ meraviglioso, stupendo. Avete un fatto un lavoro eccezionale”. Così lo scrittore Roberto Saviano rivolto agli organizzatori e agli 80 ‘ambasciatori della rinascita’ che fanno da guida ai visitatori della mostra con le opere provenienti dagli Uffizi, dal Museo di Capoiimonte e dalla Reggia di Caserta e ospitata nella ex villa di un boss dei Casalesi. “Casal di Principe sta rinascendo, questa mostra ne è la testimonianza”. Sorride Roberto Saviano quando i cronisti, all’esterno del bene confiscato dove sono esposte opere degli Uffizi, di Capodimonte e della Reggia di Caserta, gli pongono la domanda cui avrebbe voluto rispondere da anni. Almeno otto, quelli passati dall’ultima visita nell’allora regno dei boss Casalesi e prima ancora che tutto la vita da protetto iniziasse. “Ne avevo avuto sentore ma oggi, qui a Casale, l’ho sentito a livello epidermico, fisico. E’ incredibile. Spero di poter essere utile a questo percorso nelle prossime settimane”. Lo scrittore è visibilmente scosso. “La cosa più emozionante negli ultimi anni della mia vita è stato il benvenuto che mi è stato dato questa mattina al mio arrivo dagli ambasciatori della Rinascita, tutti ragazzi del posto che credono fermamente che la battaglia contro la camorra può essere vinta. La strada è stata tracciata”. Zagaria e Iovine non ci sono più. Quando venni l’ultima volta fui trattato male ma ora io sono qui e loro no, conclude.
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