Robotica e verticalizzazione precoce in terapia intensiva

Verrà inaugurato il  29 Marzo prossimo presso l’Ospedale Moriggia-Pelascini di Gravedona ed Uniti il primo centro in Italia interamente dedicato alla riabilitazione dei pazienti con Gravi Cerebro Lesioni Acquisite (GCLA): danni cerebrali di origine traumatica o vascolare che determinano una condizione di coma e disabilità gravi.  L’Ospedale Moriggia  in collaborazione con la Clinica Universitaria di Innsbruck è il primo ed unico studio in Italia sulle nuove tecniche di neuroriabilitazione per pazienti con gravi cerebrolesioni (GCLA) in fase acuta non stabilizzata in rianimazione. Neurochirurgia, terapia intensiva e neuroriabilitazione: il Centro offre nello stesso complesso ospedaliero un sistema unico sul territorio nazionale che garantisce un’assistenza interdisciplinare di presa in carico globale e continua per restituire funzionalità e autonomia ai pazienti.  Per grave Cerebrolesione Acquisita (GCLA) si intende un danno cerebrale, di origine traumatica o di altra natura, prevalentemente vascolare a seguito ad esempio di ictus,  tale da determinare una condizione di coma, più o meno protratto, e menomazioni senso-motorie, cognitive o comportamentali, che comportano disabilità gravi. I traumi cranio-encefalici costituiscono, nei paesi industrializzati, una delle cause più comuni di morte, in particolare rappresentano la prima causa di decesso negli individui al di sotto dei 45 anni di età. L’incidenza del TCE in Europa è di 243 per 100.000/abitanti per anno. L’ictus conta in Italia circa 200.000 casi ogni anno, di cui l’80% sono nuovi episodi e il 20% recidive, che riguardano soggetti precedentemente colpiti. È la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Nel nostro paese il numero dei soggetti che hanno avuto un ictus e sono sopravvissuti, con esiti più o meno invalidanti, è pari a 913.000. Grazie all’utilizzo delle più moderne apparecchiature a disposizione nel campo della robotica, come l’Erigo Hocoma® il paziente con Grave Cerebrolesione Acquisita (GCLA) viene verticalizzato e mobilizzato entro i primi 15 giorni, afferma Roberto Valsecchi, Responsabile dell’U.O. di Terapia Intensiva. Evidenze cliniche testimoniate dalla letteratura degli ultimi 10 anni affermano che mobilizzare precocemente tali pazienti induce una serie di feedback non solo a livello di midollo spinale, ma anche a livello centrale. Vengono, infatti, stimolate aree che coinvolgono altre funzioni ed apparati, come ad esempio quello cardiorespiratorio, portando un significativo miglioramento sia in termini di qualità che di tempi più brevi nel recupero neuromotorio del paziente, favorendo la continuità delle diversi fasi di recupero e il mantenimento delle funzioni vitali.

 

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