ROBY FACCHINETTI: “Napoli mi apre il cuore, se non ci vado almeno una volta all’anno non sono contento. La musica deve far sognare e provare amore. La mia ‘Se perdo te’ ha raggiunto questo scopo”
Roby Facchinetti è stato ospite a Radio Punto Nuovo. In occasione della presentazione del suo nuovo singolo, l’artista ha raccontato tutti i bei ricordi che lo legano alla città di Napoli, anche del cibo napoletano. Poi ha parlato del suo nuovo singolo, ‘Se perdo te’ tratto dall’album ‘Symphony’, pubblicato lo scorso 26 novembre. Il brano è stato scritto a quattro mani con Maria Francesca Polli. Durante la lunga intervista ha parlato di tante cose, della mancanza di amore in questo momento nel mondo, della magia della creazione di un brano particolarmente ispirato, di quel qualcosa di inspiegabile che va direttamente al cuore. E quando arriva quella speciale ispirazione è il primo a sorprendersi: “Quando mi capita di avere a che fare con Napoli mi si apre il cuore, per tutti i ricordi fantastici e tutto quello che abbiamo ricevuto lì. Napoli nei confronti dei Pooh ha sempre avuto un affetto incredibile, per la nostra musica, per la nostra storia. Per questa ragione mi sento particolarmente legato alla città. Se non vado a Napoli almeno una volta all’anno non sono contento. Si sa, tra l’altro, è una città che cattura il cuore e le emozioni di chiunque abbia la possibilità di conoscerla e viverla. Per spiegare il mio amore, al di là della pizza e del pesce, io amo i friarielli. Per un bergamasco è un’eccezione. Li ho mangiati in tutte le maniere, con la salsiccia, nei minestroni o semplicemente bolliti. Il mio nuovo singolo? ‘Se perdo te’ è una canzone d’amore, sull’onda dell’emozione e parla di questo personaggio che è profondamente innamorato della propria donna. Quando uno è profondamente innamorato ha paura di perdere quello che ha. E racconto proprio questo. C’è bisogno di amore in questo mondo, anche per quanto sta accadendo e quello che sta trasmettendo il mondo di oggi non è sicuramente amore, anzi il contrario. La musica deve avere il compito di farci sognare, emozionare, evocare amore, affetto. Il brano in sé ha tutte queste cose. Quando mi dicono che ascoltando in questi giorni ‘Se perdo te’ le persone si emozionano, allora penso di aver raggiunto il mio obiettivo: fare un brano su quest’onda qui e ne sono contento. L’artista è sempre alla ricerca dell’ispirazione perfetta. Non è comunque facile trovare la famosa ispirazione perfetta, far nascere qualcosa a cui nessuno mai aveva pensato. Quando accade questo, sono io il primo a capire e mi accorgo che c’è un’anima speciale. Tu sei lì con la volontà di fare qualcosa, comporre, poi nasce qualcosa inconsapevolmente per cui sei tu il primo ad emozionarti. Questa è la magia del mio mestiere. La prossima estate scenderò più al sud, nel tour che partirà il 22 marzo da Bergamo mi fermerò a Roma, passando per Milano, Torino, Firenze, Treviso. Saranno in tutto 200 fra musicisti e coristi, 200 persone che suonano e cantano, un impatto sonoro importante. Non potevo non portarlo in teatro, sarà una grande emozione per noi sul palco e soprattutto per chi sarà davanti ad ascoltarci”.