Rogue One

“Rogue One: A Star Wars Story” sbanca il botteghino

Rogue One: A Star Wars Story, il film Disney tratto dalla saga spaziale ideata da George Lucas, non delude e come ci si aspettava dal film più atteso dell’ anno, sbaraglia subito ogni concorrenza, incassando già nel primo week end di proiezione, oltre 3 milioni nelle sale italiane, raggiungendo così uno dei migliori risultati di sempre. Solo un grande regista come Tim Burton, con il suo Miss Peregrine, lo segue ma con grande distacco, incassando (anch’ esso al primo week end nelle sale italiane) solo 1.010.058 euro.
200 milioni di dollari, questa la somma che la Disney ha speso per realizzare “Rogue One” e già ne ha incassati 155 solo negli Usa nei primi tre giorni di programmazione giungendo a 290,5 milioni complessivi nel mondo nello stesso breve periodo.
Sembra la cronaca di un successo annunciato, ma quando si tratta di Star Wars nulla è così scontato, considerato il “conservatorismo” dei fans che venerano la saga e i personaggi originali, questo film coraggioso è una scommessa vinta per il suo regista e per la Disney. Ma cosa c’è quindi di nuovo in questo film che ha conquistato già gli spettatori di tutto il mondo?

Rogue One regista
Gareth Edwards
Rogue one è uno spin off tratto dall’universo di Star Wars: un prequel del film del 1977, ma del tutto autonomo rispetto alla saga che conosciamo, con cui si vuol dare l’avvio ad un nuovo epico ciclo. La regia è stata affidata all’inglese Gareth Edwards ( già noto per “Monsters” e “Godzilla”), mentre la sceneggiatura è scritta a quattro mani da Chris Weitz e Tony Gilroy: l’uno un asso della commedia, l’altro maestro dell’ action movie. La trama del film prende le mosse dai celebri titoli di testa del primo Star Wars episodio IV:
“Durante la battaglia spie ribelli sono riuscite a rubare i piani segreti dell’arma decisiva dell’Impero, la Morte Nera”. Rogue One, si distacca dal resto della saga classica e da qualsiasi altro film Disney, proprio perché è sostanzialmente un film di guerra, ambientato in un paesaggio che evoca moltissimo il mediooriente odierno e Apocalypse Now, e narra le vicende di quei ribelli e di come riuscirono a compiere l’ impresa.
Rogue OneAl centro, c’è un’eroina ribelle, una donna “soldato” coraggiosa, carismatica e costretta dalla vita a crescere troppo velocemente: Jyn Erso, interpretata magistralmente da Felicity Jones, candidata all’Oscar per La teoria del tutto. Jyn è una sorta di “Giovanna d’Arco dello spazio”, da bambina ha assistito impotente al rapimento del padre scienziato da parte dell’Impero, e mossa da alti ideali anni dopo decide di mettersi totalmente al servizio di uno scopo superiore, quello di aiutare l’Alleanza ribelle a realizzare una missione suicida che potrebbe cambiare per sempre le sorti della guerra: sottrarre i piani per la costruzione della Morte Nera, la più potente arma di distruzione di massa che l’Impero abbia mai creato e farli arrivare nelle mani della principessa Leila.
Al fianco di Felicity Jones, un cast strepitoso: Mads Mikkelsen nei panni di Galen Erso; Diego Luna, nel ruolo del capitano Cassian Andor; la star di Hong Kong di film d’azione e arti marziali Donnie Yen, nei panni di Chirrut Îmwe un monaco guerriero cieco, che crede nella Forza e nei suoi poteri ma senza essere uno Jedi; il premio Oscar Forest Whitaker , nei panni del determinato guerriero metà uomo e metà macchina, Saw Gerrera; Alan Tudyk, l’androide cinico K-2SO dotato di ironia e sempre pronto alla battuta, che non manca mai di mostrare agli umani i loro limiti e dice qualsiasi cosa gli passi per la testa; e Bodhi Rook che è un pilota disertore che si unirà all’Alleanza ed è interpretato da Riz Ahmed.

In Rogue One gli eroi sono un gruppo di disperati, non gli eroi dotati di incredibili facoltà jedi o segnati da un destino speciale che abbiamo visto nella saga di Lucas fino ad oggi, si tratta invece di persone ordinarie che non hanno niente se non il loro valore e il loro credo, che messe in circostanze straordinarie lotteranno con tutto il loro coraggio per ridare la Speranza all’Umanità.

Rogue OneIl film è pervaso da un’atmosfera cupa, disperata e vagamente epica. I costumi, le acconciature, le tecnologie usate dai personaggi e la fotografia, nel rispetto della continuità narrativa, omaggiano gli anni settanta ed Episodio IV, ma la trama originale e solida quanto la sceneggiatura, ed il fatto che Rogue One sia un film autoconclusivo, ci fanno capire benissimo di essere davanti a qualcosa che riesce ad essere completamente nuovo, pur dialogando perfettamente con gli altri episodi di Star Wars.
Non mancano gli omaggi a “Una Nuova Speranza”, i tanti collegamenti con le due trilogie e addirittura con le serie animate o i videogiochi,personaggi dei vecchi film quali Darth Vader vengono evocati con profondo rispetto,e fioccano le citazioni che strizzano l’ occhio ai vecchi fan.Tuttavia la “Forza” è solo sullo sfondo, ci sono nuovi personaggi, più disillusi e “umani”, nuove ambientazioni, nuove creature aliene, nuovi eroi, e nuovi modi di condurre la storia ora senza nessun percorso di riscatto degli eroi o lezione moraleggiante, Rogue One perde un pò l’ alone “fantasy” e si arricchisce di un maggiore realismo, specie nelle scene di combattimento. Infine finalmente questo film fa luce nel dettaglio su tutto ciò che finora era rimasto in sospeso nella saga, raccontando tutti i retroscena che hanno poi portato alla nascita della trilogia principale.
Le scene d’azione sono grandiose e drammatiche, con echi che si rifanno allo sbarco in Normandia e alle guerre dei giorni nostri, i riferimenti ai precedenti film della saga sono misurati e graditi, gli effetti visivi stupefacenti e, nonostante il finale sia noto sin dall’inizio, il racconto è ricco ed emozionante, senza essere mai scontato. Il cast è azzeccato e i personaggi sono dotati di una forte personalità, che non fa rimpiangere Han Solo e compagni.
Rogue One fonda il suo successo nella capacità di infondere nuova linfa alla saga di Star Wars, rispettandone completamente lo spirito e senza toccare l’immaginario caro ai fan dei vecchi episodi, creando un vero blockbuster. Assolutamente da non perdere!

Valentina Franci

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