Concluso lo sgombero del campo nomadi della Favorita di Palermo. Riprese ieri le procedure, oggi con poche tensioni sono andati via volontariamente gli ultimi nuclei. L’amministrazione Orlando parla di “fuoriuscita condivisa”. Erano 110 le persone (24 famiglie) al momento del sequestro, scattato nel luglio scorso, informa il Comune; a gennaio erano scesi a 93, il 2 aprile a 58, e stamane si e’ concluso il processo motivato dalle condizioni di degrado e scarsa sicurezza, come ha dimostrato un incendio, fortunatamente senza vittime, che tre giorni fa ha distrutto una roulotte. Otto le baracche abbattute il 15 marzo; 9 il 3 aprile e nei prossimi giorni saranno demolite le restanti 16. Un processo di ‘alleggerimento’ che avanti da mesi.
Lo scorso 28 luglio il sindaco Leoluca Orlando aveva firmato l’ordinanza che disponeva lo sgombero del campo nomadi a seguito del provvedimento della magistratura di dieci giorni prima che aveva posto sotto sequestro l’area. Veniva disposta, infatti, “l’adozione di un provvedimento urgente e contingibile per ragioni di sicurezza pubblica, igiene e necessita’ di intervenire con immediatezza per superare la situazione di degrado del territorio, eliminare i pericoli per l’incolumita’ delle persone e delle famiglie residenti e garantire la dignita’ delle persone e la tutela dei diritti sociali e civili delle medesime”.