Rom stringe i genitali di un uomo per derubarlo

MILANO. Una donna rom, accusata di aver sfilato dal polso un orologio di lusso a un uomo stringendogli fortemente i genitali e al contempo sussurandogli nell’orecchio ‘vuoi sc…..?’, era stata portata a processo non solo per il reato di rapina ma anche con l’imputazione di violenza sessuale, ma il gup di Milano Stefania Donadeo l’ha condannata soltanto per la prima contestazione e l’ha assolta dalla seconda.

Per il giudice, però, a carico della donna può reggere solo l’imputazione di rapina, perché lei lungi dal volere invadere la sfera sessuale, ha voluto e si è rappresentata una violenza tale da disorientare la vittima al fine di sottrargli l’orologio. Per il gup, quindi, difetta proprio la volontà di compiere un atto invasivo dell’altrui libertà sessuale, perché la rom ha compiuto solo un atto finalizzato a stordire e distrarre la vittima per mettere a segno la rapina. Con la condanna ad un anno e 8 mesi con le attenuanti generiche la donna, che ha anche risarcito l’uomo con 500 euro, è stata scarcerata (era in custodia cautelare a San Vittore per l’accusa di rapina).

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