C’è anche Giuseppe Ambrosio, capo della segreteria del sottosegretario Braga, tra i 37 indagati, 11 dei quali già arrestati questa mattina, nell’ambito de dell’operazione ‘Centurione’. Coinvolti nell’inchiesta sono: imprenditori, dirigenti e funzionari del Ministero delle Politiche Agricole. Tutti sono accusati di: corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, di turbata libertà degli incanti e di turbata libertà nella scelta del contraente. Oltre agli arresti sono stati effettuati anche sequestri di beni per oltre 22 milioni di euro. Ammontano invece a 32 milioni di euro i contributi statali illecitamente percepiti da alcuni imprenditori grazie alla corruzione dei funzionari del ministero. Ambrosio, soprannominato ‘il centurione’ (da cui il nome dell’operazione), è stato arrestato oggi assieme alla moglie e a una persona ‘di fiducia’, entrambi dipendenti del ministero. Per il dirigente l’accusa non è soltanto quella di avere favorito, dietro compenso, alcuni imprenditori, ma anche di avere cooperato alla concessione di contributi pubblici in favore del comune di Maratea e di Todi, rispettivamente per 63.500 e 125mila euro, ricevendo in cambio l’omessa vigilanza edilizia su alcune opere realizzate abusivamente nelle ville di proprietà. Ville per la cui realizzazione, secondo la ricostruzione degli inquirenti, il funzionario ha impiegato risorse per circa 1,27 milioni di euro “non coerenti con il proprio reddito familiare”. Le indagini, hanno consentito di accertare un diffuso sistema corruttivo radicato nell’ambito del MIPAAF, posto in essere sistematicamente e con modalità seriali in occasione di erogazioni di denaro pubblico. In sostanza, i dirigenti e i funzionari del Ministero coinvolti nelle indagini si accordavano di volta in volta con alcuni imprenditori per l’erogazione di contributi e finanziamenti pubblici, per la stipula di contratti o l’aggiudicazione di gare pubbliche in regime di favore, ricevendo compensi corruttivi di varia natura come controprestazione dell’attività illecita svolta. In cambio delle loro condotte illecite i gli indagati hanno ottenuto somme di danaro in contanti ed indebiti vantaggi patrimoniali tra cui vacanze pagate all’estero, soggiorni presso lussuosi resort e centri benessere in Italia, stage e promesse di posti di lavoro per parenti, amici e amanti, generi alimentari.
Le intercettazioni. “Stiamo facendo il decreto di approvazione… E non me la trovo, e non me la ricordavo capito! Ammazza te becchi quaranta cucuzze”. Così ha detto nel corso di una conversazione intercettata dalla Guardia di finanza, l’impiegato del Mipaaf Michele Mariani finito oggi in carcere insieme ad altri, tra cui il dirigente dello stesso dicastero Giuseppe Ambrosio. Mariani – ricorda il gip nell’ordinanza di custodia – dall’imprenditore Giancarlo Voglino avrebbe accettato la promessa di un pagamento delle spese da sostenere per un viaggio di una settimana negli Stati Uniti, a Miami.
Gli indagati. Degli 11 arrestati, sono finiti in carcere l’ex capo di gabinetto dei ministri Galan e Zaia, Giuseppe Ambrosio, soprannominato ‘Centurione’ e considerato figura di spicco di tutta la vicenda, i dirigenti del ministero Stefania Ricciardi (moglie di Ambrosio) e Francesco Saverio Abate, il dirigente pubblico Ludovico Gay, il dirigente della Confederazione italiana agricoltori Alfredo Bernardini e l'impiegato del ministero Michele Mariani. Arresti domiciliari per il funzionario Luca Gaudiano, il direttore del Consorzio Parmigiano reggiano Riccardo Deserti, gli imprenditori Maria Claudia Golinelli, Luigi Cardona e Oliviero SorbiniIl
Nelle ‘mani’ dei dirigenti anche iniziative nelle scuole. Tra gli appalti truccati dai dirigenti e funzionari pubblici del ministero delle Politiche Agricole ci sono anche quelli riguardanti iniziative nelle scuole italiane ed europee. L’inchiesta delle fiamme gialle ha accertato che tra i bandi di gara che sono stati oggetto di corruzione, c’è quello riguardante il progetto ‘Frutta nelle scuole’, del valore di oltre 13 milioni di euro, finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e quello denominato ‘Food4u’, del valore di quasi 3,8 milioni, per la realizzazione nelle scuole di campagne di sensibilizzazione sull'importanza di un’alimentazione consapevole.
Sospensione per gli indagati. “Immediate sono state le sospensioni degli indagati e sarà avviata una verifica interna su tutto quello che è rimasto fuori dal perimetro dell’indagine”. Lo ha annunciato il ministro delle Politiche agricole Mario Catania durante una conferenza stampa convocata d'urgenza in seguito alla notizia dell'inchiesta sul ministero che ha portato a 11 arresti e 37 indagati. A quanto ha spiegato Catania, probabilmente sarà il Corpo forestale a occuparsi dell'indagine interna.