Roma, 40 famiglie in un residence per l’emergenza abitativa da 4 giorni senza elettricità: “La coop che lo gestisce non paga le bollette”

Da quattro giorni oltre 40 famiglie che vivono in un residence per l’emergenza abitativa a Tor Sapienza (Roma), gestito dalla cooperativa La Cascina, una delle coop coinvolte nell’inchiesta Mafia capitale, sono senza elettricità. La corrente elettrica è stata staccata perché La Cascina risulta morosa per circa 30 mila euro nei confronti dell’Acea. E così oggi, gli inquilini del residence hanno deciso di andare direttamente davanti alla sede della coop per manifestare il loro disagio. “Quattro giorni senza luce – spiega Omero, membro della Ram, Resistenza abitativa metropolitana – vogliono dire per noi, non potersi lavare con acqua calda, non poter cucinare, passare le serate con candele ed altri espedienti pericolosi e questo nonostante le cospicue cifre che il dipartimento delle politiche abitative di Roma Capitale sostiene di aver fornito alla Cascina, che ricordiamo essere comunque commissariata anch’essa per Mafia capitale”. Le famiglie che abitano nel residence di Tor Sapienza pretendono il riallaccio immediato dell’utenza e soprattutto vogliono sapere come e dove siano finiti i soldi versati per la stessa.

“E’ per questo che oggi – prosegue Omero – siamo in presidio sotto la sede della Cascina. Per avere non soltanto delle risposte chiare ed esplicite circa la gestione malsana e dubbia dei denari che continuano ad essere sperperati per la struttura in questione, nonostante un piano straordinario per l’emergenza abitativa che darebbe modo ai residence di trovare finalmente la chiusura, con l’accesso delle persone finalmente in case di edilizia residenziale pubblica”.

Una giornata di lotta per le famiglie del residence che, dopo ore di presidio davanti alla coop, si è conclusa quantomeno con una speranza.“Siamo riusciti a parlare con alcuni esponenti della Cascina – conclude Omero – che hanno ammesso la morosità in questione. Davanti a me, altri membri della Ram ed alcuni abitanti del residence ci è stato promesso che a breve sarà ripristinata l’utenza, speriamo che sia effettivamente così, senza elettricità la situazione per le famiglie del residence è insostenibile, per non dire drammatica”.

Nel provvedimento emesso dal gip nell’ambito dell’inchiesta Mondo di Mezzo, il gruppo la Cascina è indicato “quale soggetto economico le cui figure apicali risultano partecipi ad accordi di natura corruttiva commettendo plurimi episodi di corruzione e di turbativa d’asta, dal 2011 al 2014, nell’interesse e a vantaggio delle società del Gruppo per ottenere l’aggiudicazione di gare pubbliche”. Forse oltre a commissariare una coop descritta in tal modo dai magistrati bisognerebbe iniziare a rivedere anche le gare che si è aggiudicata in passato.

Luca Teolato

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