Roma: acampada a Porta Pia, martedì manifestanti incontrano Lupi

Continua il presidio a Porta Pia. I manifestanti che ieri hanno occupato la Capitale, oggi hanno convocato un’ “acampada” sotto la statua del bersagliere. “L’unica grande opera che c’interessa – spiegano i promotori – e’ casa e reddito x tutti!.

“Lo ribadiamo da qui, da questa piazza di cui ci siamo riappropriati in decine di migliaia. L’acampada di oggi non e’ il punto di arrivo ma l’inizio della sollevazione: un contributo all’innesco di un processo sociale piu’ generalizzato di partecipazione e riappropriazione. Dall’acampada che sta assediando i palazzi dell’austerity a Porta Pia – prosegue il comunicato – invitiamo la citta’ di Roma (anche quella che oggi non c’era) ad un’assemblea di discussione e rilancio del percorso. Raggiungeteci a Porta Pia!! Assediamo i palazzi del potere!!”.

 “Il ministro Lupi ha deciso di organizzare un incontro con i movimenti per martedi’ prossimo”.
E’ quanto annunciato dai manifestanti accampati a Porta Pia, durante l’assemblea di questa mattina. Il tavolo sara’ incentrato sull’emergenza abitativa, e l’incontro e’ previsto per le 18, anche con i sindaci di diverse citta’. Alla notizia la piazza e’ esplosa in un applauso. Ma ci sono anche sette arrestati in flagranza, tra cui un minorenne, per gli scontri avvenuti ieri nel corso del corteo contro ‘l’austerita’ a senso unico’ avvenuti nei pressi del ministero dell’Economia. Il fascicolo per incidenti aperto in Procura e’ stato affidato al sostituto procuratore Luca Palamara. I sette arrestati rispondono del reato di resistenza aggravata e l’intenzione della Procura e’ quella di chiedere la convalida dell’arresto al gip.

Sabato scontri e cariche della polizia, tre ordigni “pericolosi” disinnescati, lanci di uova, petardi e bottiglie, vetrine rotte e decine di cassonetti rovesciati: e’ stato un pomeriggio ad alta tensione quello che ha visto sfilare il corteo degli antagonisti in una Roma letteralmente blindata. La temuta ‘guerriglia’ urbana e’ scoppiata nel cosiddetto quadrilatero dei ministeri, ossia nella zona compresa tra i dicasteri delle Infrastrutture, del Lavoro e dell’Economia.
Quest’ultimo, in particolare, e’ stato colpito da una fitta sassaiola di uova, petardi, bottiglie e altri oggetti lanciati da gruppi di incappucciati. Alla fine il bilancio e’ il seguente: 15 manifestanti fermati, una decina di esponenti delle forze dell’ordine lievemente feriti e tre ordigni artigianali disinnescati dagli artificieri. Tra questi, una bomba carta con un proiettile calibro 12 trovata sotto la sede di Trenitalia in piazza della Croce Rossa, a poca distanza dal punto di arrivo del corteo.
Secondo gli esperti della polizia scientifica, gli ordigni erano “pericolosi” e, se deflagrati, avrebbero potuto provocare gravi danni a persone o cose. “La piu’ ferma condanna per i singoli episodi di violenza verificatisi oggi” e’ stata espressa dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha seguito per tutta la giornata dal Viminale lo svolgimento dei cortei a Roma. “Profondo apprezzamento alle donne e agli uomini delle Forze dell’ordine per la straordinaria professionalita’ dimostrata. Grazie al loro ottimo lavoro e grazie anche al pacifico comportamento della maggioranza dei manifestanti, sono stati scongiurati maggiori e piu’ gravi conseguenze per l’ordine pubblico, per la sicurezza e per l’incolumita’ dei cittadini”, ha sottolineato il ministro, che si e’ congratulato con il capo della Polizia, direttore generale della Pubblica Sicurezza, Alessandro Pansa, il prefetto, Giuseppe Pecoraro, e il Questore di Roma, Fulvio Della Rocca, per l'”eccellente lavoro svolto da tutte le Forze dell’Ordine impegnate per assicurare lo svolgimento delle manifestazioni tenutesi ieri e oggi nella Capitale. Massiccio il numero delle persone che hanno aderito alla manifestazione che e’ stata in gran parte pacifica e ordinata.
“Siamo 100mila”, hanno annunciato gli organizzatori. “Roma non e’ stata messa a ‘ferro e fuoco’, come taluni annunciavano, e forse si auguravano, ma e’ stata attraversata da un corteo forte e determinato, che ha mantenuto il percorso stabilito concludendosi in piazzale di Porta Pia”, ha commentato l’Usb, esprimendo “piena soddisfazione” per i risultati della due giorni di mobilitazione: ieri la “riuscita della manifestazione nazionale e dello sciopero generale contro l’austerity, indetto dall’Usb e da altri sindacati di base con alte adesioni in tutti i settori del mondo del lavoro, ed il corteo di oggi pomeriggio a Roma, con l’enorme partecipazione dei movimenti per il diritto alla casa, al reddito, alla difesa del suolo e dell’ambiente e del sindacalismo di base”.

 

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