Roma blindata per #EU60

L’anniversario dei 60 anni dei trattati di Roma, firmati il 25 marzo del 1957 da Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi, con l’intento di porre le fondamenta a un’unione sempre più stretta tra i popoli europei, eliminando le barriere che dividono l’Europa per rafforzare la pace e la libertà, è celebrato in una capitale che di pacifico ha ben poco: per ragioni di sicurezza – timori di atti terroristici e infiltrazioni di black bloc – sarà blindata e militarizzata con 5mila agenti schierati e una no-fly-zone di due giorni.

Mentre i 27 capi di Stato e di governo più 5 rappresentanti delle istituzioni europee, arrivati già oggi a Roma, saranno nel Palazzo dei Conservatori in Campidoglio per gli eventi ufficiali, fuori dalle zone di sicurezza blu e verde, sfileranno ben quattro cortei e si terranno due sit in.

Le celebrazioni ufficiali sono iniziate  a Palazzo Chigi dove il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è intervenuto ieri all’incontro straordinario tra le Parti sociali europee e le istituzioni Ue. Alle 18, il premier viene ricevuto in Vaticano per l’udienza di Papa Francesco con i capi di Stato e di governo dell’Unione Europea e in serata partecipa alla cena di lavoro, a Villa Doria Pamphilj, con i leader dei socialisti e democratici europei.

Ma la giornata clou di #EU60 (questo l’hashtag ufficiale dell’evento) sarà oggi. Alle 9 i capi di stato e di governo e i vertici delle istituzioni europee arriveranno in Campidoglio: ad attenderli centinaia di fotografi e operatori televisivi che dovranno presentarsi dalle 5:30 per l’accredito. I leader arriveranno in macchina e saranno accolti da Gentiloni, dal primo ministro maltese Muscat e dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi.

La prima cittadina della Capitale quindi terrà un discorso nella sala dell’Esedra di Marc’Aurelio, quindi le delegazioni si sposteranno nella sala degli Orazi e Curiazi, dove 60 anni fa furono firmati i primi trattati europei, per la cerimonia durante la quale i 27 leader firmeranno una dichiarazione comune per rilanciare l’Europa acciaccata dalla Brexit. A mezzogiorno, subito dopo la foto di famiglia, si terrà una conferenza stampa a cinque: Gentiloni, primo ministro di Malta Joseph Muscat, presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Alle 13 i leader europei sono attesi da Sergio Mattarella al Quirinale per un pranzo ufficiale durante il quale il capo dello Stato pronuncerà un discorso.

Fuori dalle celebrazioni istituzionali, i cortei organizzati sono 4: alle 11 i giovani federalisti europei, il gruppo Spinelli e Stand Up for Europe (1.500 persone stimate dalla Questura) faranno una ‘Marcia per l’Europa’ dalla Bocca della Verità all’Arco di Costantino per mostrare sostegno al progetto europeo e chiedere un rilancio dell’unita politica europea. Alla stessa ora, con la stessa destinazione ma con istanze decisamente diverse, da Piazza Vittorio partirà il corteo ‘La Nostra Europa – unita democratica solidale’ organizzato da un fronte ampio di associazioni, sindacati, movimenti, centri sociali, reti italiane ed europee (sono attese 5mila persone).

Alle 14 da Piramide partirà quello che la Questura considera sarà il corteo più partecipato (8mila persone), il corteo Euro stop organizzato dagli antagonisti diretti a piazza della Bocca della verità. Alle 15 da piazzale Esquilino si muoverà il corteo di Azione nazionale di Gianni Alemanno e Francesco Storace diretto a via dei Fori Imperiali (attese 5mila persone). Due i sit in: alle 10 all’auditorium Angelicum Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e alle 15 a piazzale Tiburtino il partito comunista.

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