Grosso imbarazzo al Campidoglio: la procura di Roma sta indagando sugli appalti pubblici per la manutenzione degli ascensori negli edifici comunali e sono scattati i blitz della squadra mobile al Dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana (Simu) e in diversi municipi di Roma, come riferito da Repubblica Roma. Si tratta di due gare bandite durante la consiliatura della ex sindaca Virginia Raggi, risalenti al biennio 2020-21. Il sospetto dei magistrati di piazzale Clodio è che dietro ai due bandi ci sia un giro di mazzette. Due giorni fa, scrive Repubblica, “gli agenti sono entrati negli uffici tecnici, hanno allontanato con garbo gli impiegati e hanno parlato brevemente con il dirigente prima di farsi consegnare i due faldoni all’interno dei quali erano conservati gli atti relativi alla fase gestionale di un appalto triennale del 2020”.
Sotto la lente di ingrandimento dei magistrati un bando da circa due milioni di euro per la manutenzione degli “impianti elevatori” degli uffici comunali e delle case popolari di proprietà del Campidoglio (Erp). Gli agenti hanno portato via anche i fascicoli con l’elenco dettagliato degli ascensori per cui era necessaria la manutenzione straordinaria, un secondo appalto da 600mila euro per la messa a norma di almeno 10 ascensori. La prima gara era stata bandita da Consip, la società per azioni del ministero dell’Economia e delle Finanze guidato fino al febbraio 2021 da Roberto Gualtieri, oggi sindaco della Capitale. “Anche il secondo pacchetto di servizi straordinari – scrive Repubblica – è stato acquistato in Rete dal Comune tramite il mercato elettronico per la pubblica amministrazione (Mepa)”. Si indaga per capire se ci sia stato un giro di tangenti, “magari per orientare gli interventi su un impianto piuttosto che su un altro”, anche solo per “per ottenere una riparazione più rapida all’interno delle case popolari, abbandonate da decenni e con una grande quantità di alloggi in mano ai gruppi criminali che gestiscono la compravendita abusiva degli alloggi”.