Voleva semplicemente ripararsi dal freddo il clochard morto a Roma, in via Luigi Schiavonetti, zona Romanina. L’uomo è morto carbonizzato all’interno di un canneto, a seguito di un incendio originato da alcuni rami intrecciati con i quali aveva costruito il suo riparo di fortuna. A quanto si è appreso, le fiamme sarebbero state causate da una fonte di calore utilizzata per riscaldarsi. Sulla vicenda indaga la polizia.
Bufera di vento a Capri.Una burrasca di vento durante la notte ha flagellato l’isola di Capri: numerosi gli interventi dei vigili del fuoco, del personale della protezione civile e dei volontari del gruppo ‘Capri Outdoors’ per alberi abbattuti dalla furia del vento e cornicioni pericolanti. L’episodio che ha destato maggiore preoccupazione in via Tiberio: il vento ha fatto abbattere un albero che si trovava nel parco giochi per bambini adiacente la scuola elementare intitolata recentemente a Giuseppe Salvia (il vicedirettore del carcere di Poggioreale ucciso barbaramente dalla camorra). L’albero, una pianta di alto fusto, è caduto sul tetto di copertura del ristorante ‘Lo Sfizio’ e quindi, a causa del forte urto, è finito al centro della strada bloccando per alcune ore il transito dei passanti. Sul luogo si sono recati il sindaco Ciro Lembo e il vicesindaco Marino Lembo. Con il supporto dei tecnici e l’aiuto dei volontari della protezione civile dell’associazione Capri Outdoors, presieduta dall’esperto rocciatore e speleologo caprese Luigi Esposito, si é provveduto a far rimuovere i grossi rami e le lastre che invadevano la strada e a mettere in sicurezza l’intera area consentendo la riapertura di via Tiberio. I vigili del fuoco, nello stesso momento, erano impegnati in altri interventi in varie zone di Capri. Un altro albero di alto fusto, nella notte di paura, è infatti caduto in via Tuoro dove ha sfondato il tetto di una villetta. Distacco di cornicioni e caduta di calcinacci sono stati segnalati in varie zone del centro storico adiacenti la Piazzetta di Capri, con immediato intervento di vigili del fuoco, polizia municipale e protezione civile. Il pericolo è durato l’intera notte fino all’alba quando finalmente il vento che ha soffiato a circa 30 nodi è andato leggermente calando anche se le forti raffiche continuano a investire Capri e in particolare il versante nord, la parte dell’isola che apre sul Golfo di Napoli.