Roma: corteo commemorativo per Zhou Zeng e per la piccola Joy

Roma si stringe intorno ai familiari di Zhou Zeng e della piccola Joy, e lo fa con una manifestazione di solidarietà. Un corteo partito da Piazza Vittorio a Roma , a cui hanno aderito centinaia di cinesi. Un drappo nero e un lenzuolo bianco, fiori e candele: con questi simboli la città ha voluto commemorare il commerciante cinese e la sua piccola, di soli 9 mesi. ‘No alla violenza,  Si’ alla sicurezza Profondo cordoglio: questo si legge in cinese e in italiano su un telo nero che è stato issato su uno degli ingressi del giardino pubblico. ‘Nel paradiso non c’é violenza. Riposi in pacé è scritto su alcuni manifesti con la foto della piccola Joy.

Sul lenzuolo bianco steso a terra, come un lungo tappeto, decine di persone stanno scrivendo i loro nomi e una dedica al commerciante cinese e alla figlia trucidati durante la rapina di una settimana fa. Tra i manifestanti vengono distribuiti candele e fiori bianchi. In Piazza Vittorio si notano anche, mischiati alla folla di cinesi, un certo numero di italiani e di immigrati appartenenti ad altre comunità. Sul posto ci sono numerose troupe televisive. Il corteo, che partirà a breve, ha come destinazione il quartiere periferico di Torpignattara, dove è avvenuto il duplice omicidio.

La zona est di Roma sotto assedio delle forze ordine, in particolare i quartieri Pigneto e Torpignattara setacciati nella notte con un ingente spiegamento di uomini. Si cerca di stanare i killer del cittadino cinese e di sua figlia di nove mesi ammazzati il 4 gennaio scorso durante una rapina proprio nella zona. La pista estera e’ ancora battuta ma nelle ultime ore l’attenzione si sta concentrando nella zona dove la sanguinosa rapina e’ avvenuta e dove risiedono molti nordafricani.

Nel blitz di stamani, oltre ai quattro arresti, sono state fermate 40 persone: sono quasi tutti marocchini, tunisini e algerini. Nordafricani, come i presunti assassini e come molti abitanti del Pigneto, quartiere popolare ora avamposto dell’Africa alla periferia di Roma. I militari infatti sono anche alla ricerca di persone che possano riferire elementi importanti riguardanti i due fuggiaschi. I controlli a Tor Pignattara, disposti dal comando provinciale di Roma, sono stati diretti dal comandante Giuseppe Canio La Gala.

Non e’ riuscita a rispondere alle domande del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Zheng Lia, la donna cinese il cui marito e’ stato ucciso insieme alla figlia di pochi mesi nell’agguato di qualche giorno fa a Roma. La visita del presidente Napolitano, a quanto si apprende da esponenti della comunita’ cinese, e’ durata poco proprio per le fragili condizioni della donna alla quale il presidente avrebbe chiesto, tra le altre cose, se c’è qualcosa di utile che possa fare per lei il governo italiano. ”Questa visita vuole essere un gesto innanzitutto di vicinanza affettuosa a una madre distrutta dal dolore per l’orribile assassinio del suo bambino e di suo marito”, ha detto Napolitano

Intanto proseguono senza sosta i controlli a Roma e in Italia anche all’estero per stanare i due marocchini accusati di aver ucciso il cinese di 31 anni e sua figlia Joy. Nei confronti dei killer la magistratura romana ha emesso due decreti di fermo: segno che i carabinieri e inquirenti sanno chi sono e attorno a loro stanno ormai facendo terra bruciata. I rapinatori assassini hanno un nome e un volto. E ora sono ricercati in Italia e all’Estero in una gigantesca caccia all’uomo grazie anche al supporto di foto, dei loro dati e della tecnologia. Ma anche di un loro imperdonabile e grossolano errore, segno di improvvisazione nel crimine, che potrebbe portare rapidamente alla loro cattura . I killer che hanno distrutto la famiglia Zeng, uccidendo con un solo colpo padre e figlia, sono in realtà due giovani marocchini di circa trenta anni, e almeno uno di loro ha piccoli precedenti per furto, rapina e ricettazione.

I due nordafricani sono dei senza fissa dimora che si aggiravano nella zona di Torpignattara, ma anche rapinatori inesperti, che ora presi dal panico si nascondono dopo un ‘pasticcio’ finito nella tragedia e nel sangue. Uno di loro sarebbe rimasto ferito ad una mano e probabilmente il suo sangue avrebbe macchiato le banconote, circa 16mila euro, poi ritrovate in una delle due borse sottratte alle vittime e che i rapinatori avevano abbandonato in un casolare a due chilometri dal luogo del delitto. Ma i rapinatori sarebbero stati ripresi anche da alcune telecamere durante la loro fuga. Una fuga che però sembra avere le ore contate. Sembra invece per ora esclusa l’ipotesi del basista dietro la sanguinosa rapina, qualcuno che poteva conoscere la vittima, le sue attività e il giro d’affari dell’uomo. Sull’omicidio è  intervenuto oggi anche il ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri, la quale ha sottolineato che ”Rispetto all’ultimo fatto, dobbiamo vedere le cose nella loro dimensione”. ”E’ un fatto drammatico, terribile che ha sconvolto tutti, ma che non e’ nel segno di bande che si rincorrono, di escalation collegate”. Per il ministro si tratta di ”un drammatico fatto di due scellerati. Roma la stiamo guardando molto. Ci stiamo lavorando molto e ritengo che la popolazione possa stare tranquilla”. La vicenda della rapina ‘maldestra’ trasformatasi in tragedia sembra comunque ai capitoli finali. Aldila’ delle indagini e delle speranze di una imminente cattura dei killer, è quasi certo invece che giovedì si svolgeranno nella Capitale i funerali della piccola Joy e del suo papà, per i quali è previsto a Roma il lutto cittadino.

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