Un romeno di 41 anni e’ stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma perche’ indagato per l’omicidio della convivente, Drabikova Maria, slovacca di 40 anni, senza fissa dimora, deceduta il 12 maggio scorso, in ospedale, a seguito di gravissime lesioni subite.
Ad emettere l’ordinanza di arresto nei confronti dell’uomo, senza fissa dimora, e’ stata la Procura della Repubblica di Roma a seguito della indagini svolte dai carabinieri sulla morte della donna. La mattina dell’11 maggio, a Roma, nei pressi del parco Don Mario Picchi anche detto parco della Solidarieta’, nel Municipio VIII, un passante ha notato la presenza di una donna distesa sul prato, semicoperta e in stato di incoscienza, con evidenti segni di violenza sul volto. Il personale medico, allertato dal passante ed intervenuto sul posto, valutate le condizioni disperate in cui versava la donna, l’ha trasportata d’urgenza presso il pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Addolorata, dove la stessa e’ giunta in stato di coma e dove e’ morta il giorno seguente. I carabinieri del comando provinciale della Capitale, intervenuti sul posto dopo il rinvenimento della donna, hanno ascoltato testimoni e raccolto elementi di indagine che hanno permesso agli inquirenti coordinati dal pm Francesco Gualtieri del pool specializzato della Procura di Roma, di convogliare le attenzioni investigative sul compagno convivente della vittima. L’uomo non e’ stato in grado di fornire una versione convincente di quanto avvenuto tra la sera del 10 e le prime ore dell’11 maggio scorsi. I successivi accertamenti tecnici di laboratorio, effettuati dai carabinieri del Ris di Roma, non hanno lasciato dubbi sul fatto che l’indagato fosse l’ultima persona con cui la vittima era entrata in contatto e con la quale avrebbe avuto una colluttazione. L’indagato e’ stato, quindi, rintracciato nel quartiere San Lorenzo e portato nel carcere di Regina Coeli, dove rimane in attesa di essere interrogato dal Gip al quale dovra’ rispondere dell’accusa di maltrattamenti in famiglia e omicidio aggravato.