ROMA. Oggi dalle dalle ore 8.30 alle ore 11 si è svolta un’assemblea delle Rappresentanze Sindacali Unitarie delle lavoratrici e dei lavoratori della Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma. Tutto giusto se non fosse che Roma si è trovata nel caos e i turisti meravigliati per la chiusura dei maggiori siti archeologici cittadini. E questo proprio mentre Expo e Giubileo portano l’attenzione del mondo sull’Italia. Insomma una bella figura bambina che che ha portato malumori e critiche dirette verso le associazioni dei lavoratori. “La misura è colma”, è stato il commento furioso del il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini secondo cui è mancato “il buonsenso nell’applicare regole e nell’esercitare diritti”. Il Ministro ha poi aggiunto che “al Consiglio dei Ministri di questo pomeriggio proporrò una modifica legislativa che consenta di inserire anche i Musei e i luoghi della cultura aperti al pubblico tra i servizi pubblici essenziali”. Critiche arrivano anche dal premier Matteo Renzi che su Twitter scrive “non lasceremo la cultura ostaggio di quei sindacalisti contro l’Italia. Oggi decreto legge #colosseo #lavoltabuona”. Neanche i turisti l’hanno presa molto bene. In tanti hanno dovuto aspettare al caldo e sotto il sole fino alle 11.30 quando hanno riaperto i cancelli del Colosseo e del Foro romano. Altri si sono lamentati con le guide turistiche manifestando rabbia e incredulità. Dalla parte dei lavoratori però si è schierata il segretario della Cgil, Susanna Camusso.
Sotto un sole cocente, si sono trovati i cancelli chiusi del Colosseo e del Foro Romano Palatino, provocando rabbia e incredulità. “Strano Paese quello in cui una assemblea sindacale non si può fare”, ha commentato. Francesco Prosperetti, soprintendente al Colosseo, al Museo Nazionale Romano e all’Area Archeologica di Roma, si è invece giustificato sostenendo l’impossibilità di avvertire tutti i turisti. “Purtroppo non esiste una rete per informare i turisti – ha evidenziato – ma ieri abbiamo comunicato alla stampa che ci sarebbe stata l’assemblea e la notizia è stata riportata dai principali quotidiani di oggi. Sta di fatto che l’Italia (e Roma in particolare) non ha fatto una bella figura agli occhi dei turisti. “Più che di danno al turismo” ha commentato all’Adnkronos il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Rosciolii, è stato “un grave danno all’immagine di questa città” che dimostra “l’ennesima inefficienza e incapacità a gestire i problemi”. Quando poi il turismo dovrebbe essere una delle principali fonti di guadagno.
Alessandro Moschini