ROMA. I carabinieri del comando provinciale di Roma hanno rintracciato a Roma un algerino di 36 anni, con precedenti, sospettato di aderire a gruppi terroristici di matrice islamica che era stato espulso per tre anni dall’area Schengen dalle autorità del Belgio e rimpatriato in Algeria lo scorso 8 maggio.
L’uomo, risultato irregolare sul territorio italiano e gravato dal divieto d’ingresso nell’area Schengen, è stato accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma che ha emesso nei suoi confronti un decreto di espulsione dal territorio dello Stato con collocazione presso il Centro di permanenza per rimpatri di Torino-Brunelleschi dove i carabinieri lo hanno accompagnato.
Il riconoscimento del cittadino algerino è avvenuto grazie ad una foto diffusa dalle autorità belga e proprio nel corso del reticolo di controlli che i carabinieri, quotidianamente, svolgono nell’area della Stazione Termini in funzione sia preventiva che repressiva. Non avendo documenti d’identità al seguito, la completa identificazione del sospettato è avvenuta grazie ai riscontri dattiloscopici ambito Interpol. L’algerino era stato indagato nel 2006 dalla polizia belga per associazione con finalità di terrorismo e sovversione dell’ordine democratico.
I carabinieri del Comando provinciale di Roma, supportati dai carabinieri del Ros, stanno svolgendo accurati accertamenti volti a verificare le reali motivazioni per cui il cittadino algerino si trovava a Roma.
Le indagini sino ad ora hanno consentito di accertare che lo straniero, dopo un periodo di permanenza di alcuni giorni in una guest house per migranti, si è imbarcato in Algeria su di un natante di fortuna per l’Italia, tra il 20 ed il 22 settembre scorsi, giungendo a Cagliari tra il 24 ed il 25 settembre. Dopo essere rimasto a Cagliari per alcuni giorni a fine mese si è imbarcato su di un traghetto della Tirrenia con destinazione Civitavecchia per poi giungere nella Capitale.