Non si rassegnava al pignoramento di una delle abitazioni e allora visto che non poteva averla, non voleva che nessuno ci abitasse, costringendo i nuovi coinquilini ad abbandonarla per le continue minacce. Con l’accusa di atti persecutori, è stato arrestato un 64enne siciliano da tempo residente a Roma. I fatti ebbero inizio nel 2003 quando, all’uomo a causa del fallimento della sua società, gli fu pignorata una delle due abitazioni in una palazzina di via Marco Celio Rufo, al Quadraro. Da quel momento ebbero inizio i problemi per gli aggiudicatari dell’asta: minacce, appostamenti all’uscita del palazzo e sul pianerottolo, fino a costringerli a rivenderla a causa della situazione divenuta ormai insopportabile. L’attività persecutoria del siciliano è continuata anche con i nuovi proprietari, i quali si sono rivolti ai Carabinieri per denunciare i vari episodi. A quel punto, il gip del Tribunale di Roma, concordando con le risultanze investigative dei Carabinieri anche con testimonianze acquisite dai vicini, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del pensionato che ora si trova ristretto presso il carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, con l’accusa di atti persecutori.