Svolta nelle indagini su presunto giro di mazzette, che vedono coinvolti alcuni vigili della capitale insieme ad un geometra. I vigilanti avrebbero preteso 60 mila uro dal titolare di una enoteca, minacciandolo di denunciarlo per un presunto abuso edilizio.
Il numero degli agenti indagati dall’inizio dell’inchiesta sale è otto. Il Gip Filippo Steidl ha disposto gli arresti domiciliari per due agenti e un geometra del Comune. Il reato ipotizzato è quello di concussione. L’accusa si riferisce alla pretesa avanzata da diversi dipendenti della polizia municipale di mazzette per il rilascio di autorizzazioni. Secondo quanto si è appreso sono in corso perquisizioni domiciliari e negli uffici dove lavorano altri tre agenti della polizia municipale che potrebbero essere coinvolti nella vicenda.
Il sindaco capitolino, Gianni Alemanno, ha annunciato che Roma Capitale si costituirà parte civile. “Pieno sostegno e collaborazione nell’azione della magistratura nelle indagini contro funzionari infedeli,ha spiegato Alemanno. Roma Capitale e tutti i cittadini romani sono parte lesa nei reati di corruzione e concussione che vengono perpetrati nell’espletamento delle funzioni della pubblica Amministrazione capitolina”.