Infastidite dalla gioia di vivere dei loro stessi piccoli alunni. Nessuna giustificazione potrebbe essere plausibile per una maestra e una coordinatrice per l’infanzia a Roma fermate dalla polizia per maltrattamenti e percosse a bambini. Ad incastrare le due insegnanti le segnalazioni di persone che operavano all’interno dell’ambiente scolastico e di alcuni genitori, insospettiti dai racconti dei loro bambini. Le indagini da qui scaturite hanno portato gli agenti di San Basilio, diretti da Adriano Lauro,a dare esecuzione agli arresti domiciliari.
In particolare dai primi accertamenti e’ emerso, che la direttrice della scuola, sarebbe stata a conoscenza della condotta illecita dell’insegnante omettendo di prendere provvedimenti, in violazione dei suoi poteri-doveri di vigilanza e controllo. In seguito a questa preliminare attivita’ d’indagine il sostituto procuratore titolare dell’inchiesta, dopo aver ascoltato le dichiarazioni dei potenziali testimoni, al fine di acquisire ulteriori elementi probatori, ha disposto un’attivita’ d’indagine tecnica, con telecamere in aula, che ha fornito riscontri oggettivi circa i gravi indizi di colpevolezza gia’ evidenziatisi, in particolare, a carico della maestra. Dalle indagini e’ emerso inoltre, che nonostante la maestra fosse stata piu’ volte, nel tempo, criticata e ripresa anche dalle sue colleghe circa i suoi metodi educativi, avvalendosi della protezione e della copertura della direttrice, continuava imperterrita, limitandosi esclusivamente a non assumere tali comportamenti in presenza di altro personale scolastico. Gli investigatori hanno accertato che nel corso del tempo le diverse persone, docenti e non, che rappresentavano i comportamenti dell’insegnante alla direttrice, si sono sempre trovate davanti ad un ”muro” o addirittura emarginate dall’ambiente, poiche’ la stessa cercava di mettere tutto a tacere. Le misure cautelari degli arresti domiciliari sono state emesse nei confronti della coordinatrice scolastica di 57 anni e della maestra di 63.