Dopo una prima carica della polizia i pescatori, che stanno manifestando da questa
mattina davanti a Montecitorio, hanno alzato le mani in segno di resa. Due manifestanti sono rimasti feriti, uno è disteso in terra. Un’ autoambulanza è appena arrivata a Montecitorio per soccorrere l’ uomo, che è stato caricato su una barella accolta da un applauso liberatorio dei manifestanti. L’uomo, che per qualche minuto aveva perso i sensi, ha ripreso conoscenza spiegando di accusare dolore alla gamba sinistra, al torace e alle spalle. Stando a quanto riferiscono i manifestanti che si trovano con lui, sarebbe stato colpito dai manganelli della polizia e poi sarebbe caduto.
Pescatori in protesta a Montecitorio – Da stamattina iun gruppo consistente di pescatori presidia Montecitorio. Ma la loro non è una manifestazione pacifica. Stanno infatti difendendo le loro ragioni anche con il lancio di fumogeni e petardi. Sono in centinaia a manifestare: molti di loro indossano giubbotti arancioni di salvataggio.E tanti altri reggono cartelli che recitano: “La Comunità Europea ci affonda”, “Vi state mangiando anche le nostre barche”, “Le regole del Nord Europa non valgono per il Mediterraneo”. Questi alcuni degli striscioni portati dai pescatori: “Siamo qui per dire no alla licenza punti – ha detto uno di loro – che ci vuole imporre la Comunità Europea così come anche il giornale di bordo. Per non parlare poi del caro carburante: così non riusciamo ad andare avanti e c’é il rischio di un blocco totale”.
Razzo sos davanti alla Camera – Panico davanti Montecitorio per il lancio di un razzo di segnalazione color rosso, di quelli lanciati in mare per mandare un sos che ha attraversato il cielo sopra la Camera dei Deputati. A lanciarlo, in segno di protesta, le centinaia di pescatori, proveniente da tutta Italia, che stanno manifestando a Roma. Caro carburante e nuove regole dettate dall’Unione Europea, la licenza a punti e il giornale di bordo. Queste le motivazioni che hanno spinto i pescatori a lasciare le proprie barche e a scendere in piazza.
Una mancata comunicazione all’interno del Ministero dell’ Agricoltura sarebbe stata la causa della degenerazione delle proteste in piazza. Il sottosegretrario all’Agricoltura aveva infatti dato disponibilità ad incontrare i manifestanti, per discutere del problema ittico. Ma proprio mentre le Forze dell’ Ordine scendono in piazza per comunicarlo ai dimostranti, esce un comunicato del Ministero in cui si afferma che non ci sarà nessun incontro. Una notizia che avrebbe fatto aumentare la tensione in piazza sfociata con il lancio di bombe carta che hanno causato il ferimento di due manifestanti. Un incidente che poteva essere sicuramente evitato se ci fosse stato un maggior ‘raccordo’ in via XX Settembre. Ma non solo. Il governo tecnico, anche se forte di una maggioranza parlamentare ampissima, dovrebbe in queste occasioni, ascoltare la piazza proprio per evitare sul nascere atteggiamenti che potrebbero portare a contestazioni più dure.
Galleria fotografica con le immagini esclusive da Montecitorio: