La Guardia di Finanza di Roma ha sventato un maxi furto di reperti archeologici sottratti da un sito non segnalato sulle meppe nei pressi di Lanuvio, paese dei Castelli Romani, dove è stata scoperta un’area archeologica di età tardo repubblicana e imperiale. Le fiamme gialle hanno recuperato migliaia di pezzi portati alla luce dai cosiddetti tombaroli: monete, strutture di edifici di età romana, 5 elementi architettonici in marmo e oltre 24.000 frammenti di terracotta. Inoltre sono stati sequestrato un sofisticato metal detector, apparecchi ricetrasmittenti, vanghe, badili etc. Il sito archeologico sconosciuto ai mappali della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e collegato al vicino santuario di età romana dedicato al culto di Giunone Sospita “la salvatrice”.
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