Usavano ogni mezzo, dal sequestro di persona, ai ricatti, alle estorsioni, pur di estromettere i soci dalla gestione di un locale notturno in via Collatina a Roma. questi i motivi che hanno portato le forze dell’ordine ad eseguire tre ordinanze di custodia cautelare. Giampaolo Scancella, Franco Scancella e Silvio Nespeca, romani, rispettivamente di 64, 23 e 22 anni, non hanno esitato, si legge in una nota della polizia, ‘ad usare metodi di convincimento quali il sequestro di persona, l’estorsione aggravata dall’uso di armi da fuoco e lesioni, per subentrare ai soci nella gestione esclusiva di un noto locale, di via Collatina a Roma’. Le indagini hanno avuto origine dalla denuncia presentata dai titolari del locale, nella gestione del quale erano subentrati, reinvestendovi il provento della cessione di un appartamento, in società con i tre indagati. Dopo poco tempo di gestione comune, erano sorti i primi problemi. Gli stessi titolari si erano opposti allo spaccio di sostanze stupefacenti all’interno dell’esercizio pubblico. Da qui era cominciati una serie di comportamenti violenti e aggressivi nei loro confronti, con minacce esercitate anche mediante l’utilizzo di armi da fuoco, per convincerli estrometterli dalla titolarità del locale. Le successive perquisizioni hanno consentito di sequestrare, a carico di Giampaolo Scancella, arrestato nella circostanza, due pistole semiautomatiche e un revolver, tutte armi con matricola abrasa.
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