Roma, trading online senza autorizzazioni: sequestrati 7 siti

La Polizia Postale di Roma ha eseguito il sequestro preventivo mediante oscuramento in Italia delle pagine web di alcuni siti di intermediazione finanziaria che operavano senza le necessarie autorizzazioni di legge. L’attività ha preso le mosse da alcune segnalazioni presentate dalla Consob alla Procura della Repubblica di Roma che evidenziavano come tali siti, privi di autorizzazione alcuna, offrissero al pubblico strumenti finanziari, servizi e attività di investimento fra i quali la possibilità di aprire un conto di trading su strumenti finanziari da gestire interamente online. Il Giudice per le Indagini Preliminari di Roma, in accoglimento della richiesta del Pubblico Ministero, disponeva il sequestro preventivo ordinando ai provider operanti sul territorio nazionale di inibire il raggiungimento dei seguenti siti da parte degli utenti che si collegano dall’Italia: www.topcapitalfix.com ; www.my.topcapitalfix.com ; www.eu-markets.co ; www.client.eu-markets.co; www.investfd.io; www.investfd.co; www.it.cryptoengine.app.

Ad attirare l’attenzione degli investigatori non è stato solo il profilo della mancanza delle autorizzazioni legali, con quello che ne consegue in termini di evasione fiscale, ma quello che preoccupa maggiormente sono le attività illegali che spesso si celano dietro questi siti fra le quali, in primo luogo, il fenomeno del falso trading online. Fenomeno che ha avuto un’impennata notevole in concomitanza con le restrizioni imposte dall’emergenza COVID-19. Molti cittadini, spesso anziani, poco pratici degli strumenti informatici, si sono ritrovati in casa, con le attività commerciali chiuse, e avendo a disposizione dei capitali fermi sui conti correnti si sono fatti attrarre dalla prospettiva di facili guadagni derivanti da investimenti “sicuri”. Purtroppo quello di cui non si avvedono è che il più delle volte si tratta di truffe ben congegnate: la vittima versa i capitali nella convinzione di fare un investimento, ma i soldi anziché essere investiti, come apparentemente risulta dal portafoglio online, vengono acquisiti dal gruppo criminale operante all’estero. La diffusione di questo fenomeno, che ha visto aumentare a dismisura la perdita di ingenti capitali verso Paesi esteri, ha indotto la Polizia Postale ad implementare notevolmente l’attività di contrasto. Nello corso del 2020 sono stati trattati 358 casi con oltre 20 milioni di euro di danno. Purtroppo il carattere transnazionale di questo fenomeno complica alquanto le investigazioni, soprattutto perché i criminali spesso si appoggiano su Stati esteri. La Polizia Postale invita i cittadini che volessero investire capitali con attività di trading online a rivolgersi solo a intermediari autorizzati, utilizzando solo strumenti di pagamento sicuri e tracciabili.

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