Roma: ultras Diabolik ucciso con colpo di pistola alla testa, su caso indaga anche Dda

Fabrizio Piscitelli, 53 anni, storico capo degli ultras della Lazio e conosciuto come Diabolik, e’ morto per un colpo di pistola che lo ha raggiunto alla testa nel tardo pomeriggio di ieri a Roma, in via Lemonia. Dalle prime ricostruzioni degli inquirenti tutto fa pensare a un regolamento di conti della criminalita’. Piscitelli in passato, infatti, aveva collezionato diversi precedenti tra cui una condanna per traffico di droga. A sparargli, intorno alle 18:50, un uomo che in abiti da jogging si era confuso tra i molti che fanno sport nel parco degli Acquedotti in zona Cinecitta’. Diabolik e’ deceduto per un proiettile che lo ha attinto alla testa, mentre l’omicida scappava, probabilmente con il volto coperto. Gli inquirenti acquisiranno le immagini delle videocamera di sorveglianza della zona dopo nella tarda serata di ieri hanno raccolto la testimonianza del passante che ha dato l’allarme. I primi a intervenire sul posto sono stati i poliziotti del commissariato Tuscolano.

A poche ore dalla morte, quando sul luogo dell’omicidio arrivavano alcuni familiari e gli amici tifosi degli Irriducibili, sui social network sono iniziati a fioccare commenti. Uno dei primi a scrivere su Facebook e’ Paolo. “Riposa in pace Diabolik, un altro fratello che ci lascia e ora tifa da lassu'”, si legge nel suo post. Giuseppe ha scritto invece “Diabolik continua sempre a tifare i tuoi colori biancocelesti”. “Oltre ogni rivalita’, onore agli Ultras e sincere condoglianze alla famiglia”, ha commentato Stefano mentre per Eugenia e’ morto un “grande uomo, grande ultras”. Messaggi di cordoglio sono arrivati dalle curve di tutto il mondo, in particolare dai tifosi gemellati come quelli del Verona e dell’Inter. “Tutta la curva nord di Milano si stringe attorno alla curva laziale per i drammatici eventi che hanno coinvolto il loro storico leader”, si legge nel post dei tifosi nerazzurri. E tra i tanti commenti dei tifosi, laziali e non, c’e’ anche chi non dimentica il passato oscuro di Piscitelli ma scrive “al di la’ delle scelte che ognuno fa per la sua vita, grande ultras”. Adesso in Procura e’ stato aperto un fascicolo a carico di ignoti e sull’omicidio indaga anche la Direzione distrettuale antimafia.

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