In esclusiva da Bucarest il nostro inviato Michele Pisani
Il ritorno a palazzo Cotroceni di Basescu e’ una sfida al popolo romeno, Non accadeva dai tempi di Ceausescu. I cittadini scendono, numerosi, in piazza per protestare contro la decisione della Corte Costituzionale Romena che ha invalidato il referendum del 29 luglio scorso. L’attuale presidente, in carica dal 2004, nel 2009 e stato eletto con poco piu di 5 milioni di votim grossi dubbi da parte dell’opposione che lamentava brogli avvenuti nei seggi all’estero, mentre nel referendum del 29 del mese scorso ben 7 milioni e mezzo ne chiedevano le dimissioni. Al grido «Jos Basescu!» la gente in Piazza Universita’ manifesta in maniera, al momento, pacifica. Intanto la polizia si prepara ad ogni evenienza. In televisione l’attuale presidente in interim, Crin Antonescu ha dichiarato: «Bisogna creare una pressione pubblica tale da costringere Basescu alle dimissioni.» La situazione non e’ ancora critica ma il braccio di ferro e’ solo all’inizio, da piu parti si lamenta l’instaurazione di una vera e propria dittatura. I maggiori opinionisti oltre ai piu quotati giuristi sono in gran parte schierati con la popolazione e quindi a favore di un cambio di leader. La gente, per strada, non ha intenzione di mollare ed molti intervistati non abbandoneranno la piazza sino a quando Basescu non rassegnera’ le proprie dimissioni. Il paragone con Ceausescu sembra inappropriato e quanto meno fuori luogo ma va detto e senza alcuna riserva che era proprio dai tempi del vecchio presidente comunista nonche dittatore che la genta non era cosi inviperita e fortemente motivata quanto ostinata nei confronti di un politico.