Verso la nomination presidenziale Mitt Romney , che si aggiudica il “Supertuesday” e avanza verso la nomination presidenziale. Vince infatti in sei Stati su dieci e conquista così un buon numero di delegati. Nell’ Ohio tuttavia, supera di poco l’ultraconservatore Rick Santorum, che complessivamente tiene affermandosi a sua volta in tre Stati. Mentre l’ex speaker della Camera, Newt Gingrich, trionfa invece in Georgia. Dunque il Supermartedì si non ha dato nessuna certezza in merito al possibile sfidante Barack Obama il prossimo 6 novembre. Soprattutto, sembra dura la battaglia tra i candidati del partito repubblicano sembra destinata a proseguire ancora per molto tempo.
Dopo tre mesi dall’inizio delle primarie, infatti, non è ancora chiaro chi sarà il vincitore. Romney sembra essere il predestinato avversario di Obama, ma il suo obiettivo era quello di aggiudicarsi la nomination, che sarà decisa nel corso della Convention repubblicana di Tampa (Florida), il prossimo 27-30 agosto. Romney ha vinto infatti agevolmente in Virginia, Vermont, Idaho e nel suo Massachusetts, dove è stato governatore; si è aggiudicato anche l’Alaska. Ma ad ostacolare la sua “corsa”, è l’ Ohio, regione in cui in passato tutti i candidati repubblicani diventati presidente degli Stati Uniti, hanno sempre vinto – riesce a vincere solo per un pugno di voti, contro l’ex senatore della Pennsylvania Santorum . Quest’ultimo si è invece aggiudicato North Dakota, Oklahoma e Tennessee. In tal senso, ha ancora buone possibilità di farcela.
“ Otterrò la nomination”, afferma Romney, e riferendosi ai molti repubblicani “persisi per strada” ha dichiarato di “sentirsi una tartaruga”, rispetto “ai tanti conigli” che ha visto correre.