Che il Presidente del Consiglio Mario Draghi presenti delle resistenze a parlare di mafia non è una novità.
Ultima esortazione rivolta al premier – a discutere del tema – è giunta dall’ex presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi. Lo ha fatto dal palco della Cgil a Cattolica rispondendo a chi le chiedeva se l’attuale Governo stesse facendo abbastanza contro le mafie. “Bisogna che la nominasse la parola. Io non gliel’ho mai sentita nominare”, ha detto Bindi riferendosi a Draghi. Sono solo “cinque lettere: mafia”, ha aggiunto l’ex parlamentare del Partito democratico ricevendo applausi dal pubblico. “E’ un gran signore”, ha detto riferendosi al premier, e lo ha voluto rassicurare: “Non ci si sporca la bocca dicendo mafia, si fa del bene, la parola va usata. Queste cinque lettere non ci devono spaventare”. E ha chiosato riferendosi anche al leader del Pd Enrico Letta: “Anche al segretario di partito non farebbe male” dire quella parola.