Disoccupato da un anno dopo un licenziamento, un 50enne trevigiano rubava oggetti nei cimiteri e li rivendeva per ricavare il denaro per vivere. L’uomo, di Vidor (Treviso), è stato scoperto e denunciato dai carabinieri. Lavorava come operaio in un’azienda dell’area di Vittorio Veneto che, sopraffatta dalla crisi, l’aveva licenziato. Non trovando altre occupazioni, aveva pensato di racimolare dei soldi rubando statuine, vasi e decorazioni votive sulle tombe dei cimiteri. Proprio da un anno erano infatti aumentati nella zona i furti nei camposanti. I carabinieri avevano ricevuto una decina di denunce, anche se i casi sarebbero stati più numerosi. All’individuazione dell’autore dei furti i militari sono arrivati anche grazie alle informazioni raccolte presso una rivendita di oggetti usati, dove l’uomo piazzava vasi e statuine portate via dalle tombe; al titolare aveva raccontato di aver cessato l’attività di fiorista e di volersi sbarazzare delle cose rimaste nel magazzino. Durante la perquisizione nella casa del 50enne i carabinieri hanno trovato una settantina di oggetti in marmo, ottone, rame, ferro battuto, tra vasi, croci, portafiori, portalumini. Tra la refurtiva anche alcune statue della Madonna, di elevato valore.
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