“Ad oggi ci sono circa 21 milioni di contribuenti che risultano avere debiti a vario titolo” con gli “oltre 8mila enti creditori” per cui esercita la riscossione Equitalia. Lo ha detto l’ad della societa’ pubblica di riscossione Ernesto Maria Ruffini in audizione in commissione Finanze alla Camera sottolineando che “il 53% ha accumulato pendenze che non superano i 1000 euro”. “Il carico contabile residuo, affidato dai diversi enti creditori a Equitalia, nel periodo 1 gennaio 2000 – 31 dicembre 2016 – ha spiegato ancora Ruffini – ammonta a 817 miliardi di euro”. Importo che “per oltre il 43% e’ difficilmente recuperabile”. “Dal 1? ottobre a oggi, gli incassi a favore dell’erario sono sensibilmente aumentati: nel periodo 2000-2005 le societa’ concessionarie private avevano incassato in media ogni anno circa 2,9 miliardi di euro; con Equitalia la cifra e’ salita a 7,8 miliardi di euro. Nel 2016 la riscossione e’, peraltro, aumentata ulteriormente, superando gli 8,7 miliardi di euro, con un incremento, in termini percentuali rispetto al 2015, del 6,17 per cento”.
Il risultato complessivo di riscossione nel biennio 2015-2016 si e’ attestato in quasi 17 miliardi di euro (16.996,2 milioni di euro) rispetto al risultato consuntivato nel biennio precedente (2013-2014) di circa 14,5 miliardi di euro (14.544,7 milioni di euro) con una differenza positiva di circa 2,5 miliardi di euro (+16,85%). “Il consuntivo del riscosso da ruolo dell’anno 2016 registra un incremento del 9,75% delle riscossioni per i ruoli affidati dall’Agenzia delle entrate, arrivate a 4.668,4 milioni di euro nel 2016, poco meno del 16 % in piu’ rispetto al biennio precedente” e “un incremento del 5,22% delle riscossioni per i carichi affidati dall’Inps”, salite a 2.498,3 milioni di euro.