Rughetti (Pd): “Imu, via per i ceti deboli dal 2014”

L’Imu sempre più pomo della discordia. Un’altra proposta arriva da Angelo Rughetti, deputato del Pd vicino a Renzi. “Togliere l’IMU a tutte le famiglie con basso reddito e rateizzare in 10 anni per tutti gli altri i soggetti passivi d’imposta. E’ ragionevole per questo anno evitare che i cittadini e le imprese che non hanno pagato a giugno sia esentati dall’imposta. Ci sono cause eccezionali che giustificano una operazione di questo genere. Occorre trovare il modo di farlo senza causare danni alla finanza pubblica e senza fare regali a chi può sopportare il pagamento di questa imposta. Si tratterebbe quindi di stanziare per questo anno due miliardi di euro da dare ai comuni in proporzione al gettito IMu 2012 e lasciare ai comuni il compito di distribuire uno sconto forfettario a tutti coloro che hanno pagato l’imposta nel 2012 e che non abitano i case di lusso. Il risultato sarebbe una esenzione totale per l’90% delle prime case, dei terreni agricoli e dei relativi immobili. Per la parte restante e per le imprese si potrebbe prevedere una rateizzazione in 10 anni da spalmare negli anni successivi al 2013. Questo comporrebbe dal punto di vista contabile un vantaggio consistente per lo stato perché questa rateizzazione avrebbe un effetto negativo solo in termini di cassa e non andrebbe invece coperta in termini di indebitamento netto. Insomma per il 2013 si potrebbe raggiungere l’obiettivo politico posto dal Pdl (esentare tutte le prime case), si avrebbe una distribuzione equa del prelievo come posto giustamente dal Pd (attraverso la riduzione forfettaria) e si avrebbe un risparmio sui conti pubblici perché l’operazione costerebbe solo 2 miliardi e forse anche meno. Dal 2014, invece, occorre ripartire con una imposta locale sui servizi (service tax) che abbia l’obiettivo di garantire ai comuni la copertura della spese necessarie al l’erogazione dei servizi indivisibili. Una imposta molto consistente anche nel gettito (si aggirerebbe fra i 25 ed i 27 miliardi di euro) ma che sarebbe pagata sia dai proprietari che dai residenti. Insomma – chiude Rughetti – se il PDL uscisse dal l’angolo ideologico in cui si è messo si potrebbe dare un aiuto vero ai cittadini e alle imprese che questo anno hanno dovuto fare i conti con una crisi sempre più pesante. Si risparmierebbero anche le risorse per poter finanziare altre urgenze come ad esempio una prima riduzione del cuneo fiscale o finanziare le norme sull’occupazione giovanile inserite nel decreto sul fare”.

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