Russia. Manifestazione anti Putin nello storico Nuovo Arbat

“Non è un’elezione, questo non è un presidente!”. Questo sarà lo slogan che Udaltzov, leader della protesta, porterà domani in piazza per manifestare contro le elezioni che hanno portato alla vittoria di Putin, su cui c’è l’ombra di brogli elettorali. La protesta di domani sarà ancora una volta l’occasione per lanciare un ulteriore attacco al Presidente, che più e più volte ha definito i manifestanti “scimmie. Ha poi attaccato i ribelli,  privi, a suo avviso, di un vero programma e non rispettosi della volontà della maggioranza che lo ha rieletto con il 63% dei voti. “Gridare al lupo non basta, diventeranno una vera forza politica solo quando saranno in grado di formulare non solo richieste ma anche delle proposte per lo sviluppo del Paese”, ha dichiarato lo “zar” ai cronisti del pool governativo.

Il corteo di domani si terrà presso lo storico Nuovo Arbat. La via non è solo poco distante dal Cremlino e dal governo, ma è anche l’arteria che collega più direttamente la sede della presidenza a quella dell’esecutivo. Inoltre il Nuovo Arbat ha anche un importante significato simbolico: nacque in base ai piani urbanistici del leader sovietico Nikita Khrushchev, con la demolizione di metà di un quartiere storico per innalzare una serie palazzi molto alti, in attesa della visita di John F. Kennedy a Mosca, per dimostrare al presidente americano che anche la capitale russa aveva i suoi grattacieli. Ieri, intanto, 20 persone sono state fermate a Mosca, nella centralissima piazza Pushkin durante una manifestazione non autorizzata.

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