Circa 1200 arresti, di cui la maggior parte a San Pietroburgo (quasi 500) e solo 25 a Mosca: e’ questo, secondo quanto riferisce il portale “Meduza”, il bilancio delle manifestazioni a sostegno dell’oppositore russo, Aleksej Navalnyj, tenutesi ieri in diverse citta’ del Paese. Secondo le stime ufficiali, 6 mila persone si sono riversate nelle strade per protestare a Mosca e 4.500 a San Pietroburgo. Tuttavia, lo staff di Navalnyj ritiene che questi numeri siano troppo bassi. Aleksej Venediktov, direttore dell’emittente radiofonica “Ekho Moskvy”, afferma che erano presenti fra le 10 e le 15 mila persone a Mosca e circa 6-8 mila a San Pietroburgo. Grandi manifestazioni si sono svolte anche a Ekaterinburg (circa 5 mila persone), Novosibirsk e Omsk (in entrambi i casi circa 3 mila persone) e Chelyabinsk (circa 2 mila persone).
La giornata di proteste e’ iniziata con gli arresti di Ljubov Sobol e Kira Yarmysh, due delle piu’ strette collaboratrici di Navalnyj. Sobol e’ stata successivamente rilasciata dalla custodia della polizia, ma e’ stata accusata di aver violato ripetutamente la procedura stabilita per l’organizzazione di una manifestazione. Yarmysh, invece, restera’ in carcere per dieci giorni dopo essere stata indicata come la responsabile di aver organizzato una manifestazione non autorizzata su Internet. Yarmysh, tuttavia, sinora era agli arresti domiciliari e le era stato impedito l’accesso a Internet dalla fine di gennaio. Le proteste, soprattutto a Mosca, non hanno goduto di una situazione metereologica favorevole e non si puo’ escludere che nelle prossime ore lo staff di Navalnyj, attualmente detenuto in una colonia penale, annunci nuove manifestazioni nel fine settimana.