“Sono sopravvissuto grazie a brave persone: piloti e medici. Poi ho causato un’offesa ancora più grave: non mi sono nascosto.
E poi è successa la cosa peggiore in assoluto: ho partecipato all’indagine sul mio stesso avvelenamento. E abbiamo dimostrato che è stato Putin a commettere l’attentato e questo lo fa impazzire”. Lo ha detto Alexey Navalny in aula, citato da Meduza. “Passerà alla storia proprio come un avvelenatore. Sapete, c’era Alessandro il Liberatore o Yaroslav il Saggio. E avremo Vladimir l’Avvelenatore”.
La polizia stamani ha effettuato i primi fermi nei pressi della stazione della metropolitana di Preobrazhenskaya Ploshad, sulla linea rossa, la più vicina al tribunale di Mosca, dove i si svolge il processo ad Alexey Navalny. Lo riporta la testata Proekt, che pubblica anche un video. Sono almeno 237 le persone fermate finora a Mosca per aver preso parte a manifestazioni davanti al tribunale dove è in corso il processo contro l’oppositore numero uno di Putin, Alexey Navalny: lo riporta l’ong Ovd-Info.
La moglie di Alexey Navalny, Yulia Navalnaya, è arrivata al tribunale di Mosca, dove si attende la sentenza che deciderà se commutare in pena reale – 3 anni e 6 mesi di carcere – la condizionale accordata all’oppositore nel caso Yves Rocher. L’udienza era originariamente prevista presso il tribunale distrettuale Simonovsky ma dato l’alto numero di accrediti stampa richiesti, e l’interesse generale del caso, le autorità hanno deciso di usare una sede “più consona”. Navalny dovrebbe essere presente in aula.
Alexey Navalny è presente nel tribunale distrettuale Simonovsky di Mosca all’udienza che dovrà decidere se commutare la condizionale in oltre tre anni di carcere vero. La Procura generale, tanto per far capire l’aria che tira, si è detta favorevole.
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