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La polizia russa ieri sera ha effettuato raid in tre uffici dell’oppositore Aleksey Navalny a Mosca. Lo riferisce il Moscow Times. Le perquisizioni effettuate a pochi giorni dalle elezioni locali di domenica prossima per le quali a molti oppositori e’ stata impedita la candidatura scatenando le proteste di questi mesi. Secondo l’ong Ovd-Info, almeno 9 persone sono state fermate e poi rilasciate. La polizia avrebbe detto ai volontari di Navalny che i raid rientrano nell’ambito della famigerata inchiesta per disordini di massa per la protesta del 27 luglio.
Gli agenti russi hanno perquisito la sede della Fondazione Anticorruzione, gli studi di Navalny Live e l’ufficio politico di Navalny. L’oppositore collega l’intervento delle forze dell’ordine alla sua strategia del “voto intelligente”. Non avendo propri candidati, Navalny ha indicato per ogni distretto di Mosca il candidato che ha piu’ chance per battere quello di Putin e invita a votare per lui o lei. La Guardia Nazionale – stando a quanto riporta Radio Liberty – ha fatto irruzione negli studi televisivi di Navalny Live proprio un’ora prima di un possibile intervento del dissidente per spiegare la sua strategia del “voto intelligente”. “Non si tratta di raid ma di furti con scasso”, ha tuonato su Twitter Liubov Sobol, alleata di Navalny e madrina delle recenti proteste anti-Putin. “Tutto – ha denunciato Sobol – e’ stato portato via, messo a soqquadro e rivoltato”.
