In Russia, è stata proclamata una giornata di lutto nazionale a causa delle forti piogge che hanno devastato la zona di Krasnodar, vicino al Mar Nero, causando 171 morti. Lo riferiscono i media locali. Per fare chiarezze sull’accaduto, il Cremlino ha ordinato l’apertura di un’inchiesta per fare luce sulla gestione dell’emergenza, la stampa locale accusa le autorità e il servizio meteorologico per non aver fatto abbastanza e per non aver avvertito in tempo dell’imminenza della catastrofe. Bandiere a mezz’asta ed eventi annullati in tutto il Paese per la devastazione avvenuta nella regione di Krasnodar. Oltre 25 mila persone hanno perso tutto nelle inondazioni. La città di Krymsk è stata letteralmente travolta dalle piogge torrenziali, danni ingenti anche nelle vicine città di Gelendzhik e Novorossiisk. Il Premier Dmitry Medvedev ha cancellato la conferenza che si sarebbe dovuta tenere a Sochi sulle Olimpiadi del 2014 per una riunione d’emergenza sul disastro. Le autorità locali si difendono affermando che le alluvioni sono state per tutti una “enorme sorpresa” ma sia i quotidiani filo-governativi che quelli di opposizione si sono mostrati stranamente d’accordo nel dire che le autorità hanno gravemente omesso di fornire ai cittadini gli avvisi necessari.
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