Russia, Navalny in terapia intensiva, sospetto avvelenamento

Il leader dell’opposizione russa Alexei Navalny e’ in terapia intensiva con sospetto avvelenamento, lo ha annunciato la sua portavoce in una serie di tweet. Kira Yarmysh ha scritto che Navalny si e’ sentito male durante un volo da Tomsk, in Siberia, a Mosca. Il pilota ha deciso per un atterraggio di emergenza a Omsk per consentire il ricovero. Secondo i medici sarebbe stato avvelenato da un liquido caldo. “Crediamo che Alexei sia stato avvelenato da qualcosa mescolato nel suo the”, ha scritto Yarmysh. “Era l’unica cosa che beveva al mattino”. Navalny, che e’ passato da blogger anti-corruzione a sfidante piu’ ovvio del presidente russo Vladimir Putin, e’ stato sottoposto a continue pressioni da parte delle autorita’, tra cui decine di condanne a pene detentive. Un anno fa, disse di essere stato avvelenato mentre era in prigione.

Yarmish ha riferito al sito Mediazona che Navalny non aveva alcun sintomo prima del decollo del volo e ha riferito che l’oppositore aveva bevuto solo del te’ nero all’aeroporto di Tomsk prima di partire. Poi si e’ sentito male. “Ha detto che non stava bene e mi ha chiesto un tovagliolo, era sudato”, ha raccontato la portavoce alla radio Eco di Mosca, “abbiamo chiesto dell’acqua ma ci hanno detto che non lo avrebbe aiutato, poi e’ andato in bagno e ha perso conoscenza”. Secondo quanto scrivono i media locali, Navalny era andato in Siberia per alcuni giorni per raccogliere materiale su un’inchiesta legata ad alcuni deputati del partito di governo Russia Unita. Yarmish ha anche detto che su richiesta dello staff di Navalny, all’ospedale di Omsk e’ stata chiamata la polizia. Gli avvocati del Fondo anti-corruzione guidato dall’oppositore – realta’ che si occupa di denunciare, documenti alla mano, la corruzione nell’amministrazione pubblica e nell’e’lite russa – hanno detto che su quanto accaduto chiederanno l’apertura di un’inchiesta al Comitato investigativo secondo l’articolo 277 del codice penale “attentato alla vita di uno statista o di un personaggio pubblico, commesso per porre fine alla sua attivita’ pubblica o politica”. Non si tratta del primo caso di avvelenamento di una voce critica del Cremlino in Russia. Piu’ o meno con le stesse modalita’ era stata avvelenata su un aereo, nel 2004, la giornalista della Novaya Gazeta Anna Politkovskaya: le era stato chiesto di mediare nel sequestro della scuola di Beslan, che non riuscira’ a raggiungere perche’ si sente male in volo. Non aveva mangiato nulla, solo bevuto un te’ sull’aereo. Navalny era stato oggetto di un sospetto avvelenamento a luglio dell’anno scorso, quando era stato ricoverato per una misteriosa allergia mentre era in carcere a scontare 30 giorni di detenzione per la sua partecipazione, quell’estate, alle proteste di piazza a Mosca contro il governo.

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