Meloni ringrazia Capitol Hill per l’accoglienza calorosa citando anche i valori italo-americani di Oriana Fallaci, non dimenticando di citare lo speaker della Camera dei Rappresentanti, il repubblicano Kevin McCarthy. ‘Una grande scrittrice e giornalista italiana, Oriana Fallaci, una volta ha riassunto in poche parole perché gli italiani amano questa nazione. L’America è una nazione speciale. Un paese da invidiare, per cose che non hanno nulla a che fare con la ricchezza, il potere, la supremazia militare e così via. E sai perché? Perché è nato dal bisogno dell’anima, dal bisogno di avere una patria e dall’idea più sublime che l’uomo abbia mai concepito: l’idea di libertà, ancora meglio, di libertà sposata con l’idea di uguaglianza. Questo è il motivo per cui credo che l’America sia così forte. Ha una forte identità radicata negli ideali di libertà e democrazia. Nella sua Costituzione è sancita la ricerca della felicità per tutti i suoi cittadini. Questo è ciò che rende l’America un leader naturale nel mondo. E il Congresso degli Stati Uniti è il principale custode di questi principi. Sono particolarmente entusiasta di essere qui oggi a Capitol Hill – splendidamente decorato con affreschi dell’artista italiano Costantino Brumidi – perché riflette anche le storie di donne e uomini che hanno cementato l’amicizia e l’alleanza tra i nostri popoli. So che Kevin e molti di voi di origine italiana presenti oggi, sanno benissimo a cosa mi riferisco. Il nonno materno di Kevin era un immigrato italiano che arrivò a Ellis Island nel 1921. Gli italoamericani hanno plasmato in molti modi questa bella nazione e rappresentano uno straordinario ponte tra le nostre nazioni. Che le nostre relazioni continuino a prosperare in questi tempi difficili e globali. Brindo alla nostra amicizia incrollabile e a molti successi per le nostre nazioni. Dio benedica l’America, Dio benedica l’Italia’. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che lo scorso autunno aveva pubblicamente espresso preoccupazione per l’ascesa di Giorgia Meloni, e del suo partito in Italia, descrivendola come una minaccia, la accoglie calorosamente, abbracciandola come un’amica e mettendo da parte i dubbi iniziali. Le preoccupazioni dell’amministrazione Biden sono state attenuate dal sostegno che il Governo italiano ha dimostrato nei confronti dell’Ucraina e dalla disponibilità a ritirare la partecipazione dell’Italia alla ‘Belt and Road Initiative’ cinese per la costruzione di infrastrutture. La visita della presidente Meloni alla Casa Bianca è arrivata mentre l’Italia si prepara ad assumere la presidenza del G7 il prossimo anno. Altamente significativo è stato mettere sul tavolo i rapporti economici tra Italia e Stati Uniti. ‘Oggi parleremo del nostro interscambio commerciale sempre più profondo che lo scorso anno alimentato 100 miliardi di dollari di scambi: non c’è motivo per cui non possa crescere’, afferma il presidente degli Stati Uniti davanti alle telecamere nello studio ovale. La nostra premier ascolta le parole di Biden rispondendo con un riferimento all’IRA (Inflation Reduction Act), legge che offre un sostegno finanziario alle aziende americane e che inevitabilmente penalizza quelle europee comprese quelle italiane: ‘È una situazione complessa nella quale abbiamo bisogno di condividere oneri e onori e mi sembra che ci sia questa consapevolezza, visto che Biden si sia deciso di rafforzare la cooperazione e il coinvolgimento delle imprese italiane in particolare nei settori della difesa, delle infrastrutture, dello spazio’. Uno dei dossier esaminati nell’incontro ha riguardato il rapporto dell’Italia con la Cina, visto che l’Italia è l’unico Paese europeo ad aver firmato il Memorandum sulla Via della Seta, in scadenza a fine anno. Gli Stati Uniti ovviamente premono perché non sia rinnovato ma non c’è stato l’annuncio ufficiale e da parte di Biden non ci sono state richieste in tal senso: ‘Abbiamo parlato di via della Seta, più in generale di Cina, ma se voi immaginate che l’approccio degli Usa sia chiedere o pretendere qualcosa dall’Italia non è questo l’approccio, si fidano dell’Italia, della nostra posizione e postura, il ragionamento che si fa è più ampio sui rapporti tra i paesi dell’Occidente e del G7 e la Cina’. Meloni ha annunciato che andrà in Cina; ‘sarà una delle prossime missioni’, ha detto, con l’obiettivo di avere un ‘dialogo costruttivo’. La Cina, da sola, contribuisce per circa un terzo alla crescita economica mondiale con il Paese asiatico che continua a vantare uno dei più alti tassi di crescita al mondo ed è uno degli Stati con il più alto tasso di interscambio su scala globale. La Cina è diventata un partner commerciale di primo piano per l’Italia. La Cina è il nono mercato di destinazione del nostro export ed il primo nel continente asiatico. I settori di interesse per le aziende del nostro Paese riguardano, oltre le tradizionali eccellenze del Made In Italy come la moda, l’agroalimentare e la meccanica strumentale, anche l’ambiente e l’energia sostenibile, l’urbanizzazione sostenibile e le smart cities, le infrastrutture e i trasporti e le tecnologie spaziali. Il rapporto fra i due Paesi, già consolidato nel Partenariato Strategico Globale bilaterale siglato circa 20 anni fa, è stato rafforzato con il memorandum d’intesa siglato nel mese di marzo 2019 sulla collaborazione nell’ambito della ‘Via della Seta Economica’ e della ‘Iniziativa per una Via della Seta Marittima del 21° secolo’, attraverso il quale Italia e Cina si impegnano ad adoperarsi insieme nell’ambito dell’iniziativa ‘Belt and Road’ per tradurre i rispettivi complementari punti di forza in reciproci vantaggi per una collaborazione concreta ed una crescita sostenibile. Il problema reale per Giorgia Meloni che si troverà ad essere il fulcro di una bilancia che vede Stati Uniti e Cina ai due lati. Una posizione che vista dal punto di vista politico ed economico non è per niente invidiabile…
Andrea Viscardi