Saldi al via nel segno dell’ottimismo dei consumatori

Saldi invernali al via domani in Sicilia e Basilicata. Il 3 gennaio in Valle d’Aosta. Mentre giovedì 5 partiranno in tutte le altre regioni. Confcommercio annuncia il calendario e segnala le vigore per lo shopping agevolato. Sottolineando che saranno 15,4 milioni le famiglie che si dedicheranno all’acquisto scontato, e che ogni persona spenderà circa 133 euro, per un giro di affari di 4,7 miliardi di euro. Sono questi, secondo le stime dell’ufficio studi Confcommercio, i numeri dei saldi invernali. «Saranno saldi molto apprezzati dai consumatori per l’ampia scelta di prodotti di moda, tendenza e qualità», afferma il presidente di Federazione moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, in una nota.

Saldi al via: 15,4 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato

«E saranno veramente tanti ed ottimi gli affari che si potranno fare negli esercizi commerciali e nelle boutique delle nostre città», assicura Felloni. L’associazione stima una crescita dei saldi di oltre il 10%, che «sarà più utile alla liquidità piuttosto che ai guadagni, che confidiamo possano arrivare dalla rinnovata fiducia che i consumatori ripongono con sempre maggiore frequenza nei nostri negozi, orientati verso future strategie legate alla sostenibilità e all’innovazione».

I 5 consigli utili per concludere un affare

L’associazione ha stilato il decalogo con cinque consigli per i consumatori che si preparano ai saldi. Si parte dai cambi: 1) la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo. E, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Ecco cosa bisogna sapere quando si acquista coi saldi

2) La prova degli abiti è rimessa alla discrezionalità del negoziante. 3) Per i pagamenti le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless. 4) I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda, ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Infine, rende noto Confcommercio: 5) il negoziante è obbligato a indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

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