Nel 2011 sono stati effettuati oltre 1 milione di controlli lungo la filiera agroalimentare. Operazioni che hanno portato al sequestro di oltre 24 milioni di chilogrammi di prodotti, adulterati o truffaldini, per un valore di circa 850 milioni di euro. Una cifra che spiega come la qualità dei prodotti italiani faccia tanto gola alla criminalità organizzata. E' quanto emerge da ‘Italia a Tavola 2012’, il rapporto sulla sicurezza alimentare del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) e Legambiente, nona edizione presentata al Mise (ministero Sviluppo economico). In un anno segnato dall'emergenza E.Coli, l'Agenzia delle Dogane, i Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas), i Carabinieri per le Politiche Agricole e Alimentari, le Capitanerie di Porto, il Corpo Forestale, l'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi e il ministero della Salute, hanno lavorato per la tutela dei prodotti tipici e di qualità italiana, le principali “vittime” delle truffe a tavola. “L’Italia ha uno dei migliori sistemi di tutela della salute alimentare” ha detto il presidente del Movimento Difesa del Cittadino Antonio Longo che, insieme a Legambiente, ha chiesto “l’istituzione di un ‘Sportello italiano anticontraffazione’ a cui i consumatori possano rivolgersi per segnalazioni e informazioni”. “Una maggiore sicurezza – ha concluso il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – potrebbe essere ottenuta con l'applicazione di norme più severe sull'etichettatura e sulla tracciabilità dei prodotti alimentari e soprattutto inserendo tempi certi per i procedimenti giudiziari che riguardano le frodi alimentari: effettuare le analisi in tempi rapidi, infatti, permetterebbe di controllare efficacemente la filiera e di risalire alla fase del danno prima che i prodotti adulterati vengano diffusi”.
(Fonte Ansa)