Il colpo di testa che fra i calciatori è un gesto di habituè, il più delle volte può rivelarsi pericoloso perché può causare danni al cervello anche se gli atleti non accusano alcuna commozione cerebrale. Questo è quanto è emerso da una ricerca del Brigham and Women’s Hospital di Boston pubblicata sulla rivista ‘Journal of the American Medical Association’. I ricercatori hanno effettuato su diversi calciatori professionisti tedeschi, una risonanza magnetica ad alta risoluzione per monitorare, i danni riscontrati erano simili a quelli di pazienti che avevano riportato un trauma cranico. Dai risultati delle risonanze effettuate dai ricercatori, sono emersi dei cambiamenti microscopici nei lobi frontale, temporale e occipitale, le regioni che controllano l’attenzione, l’elaborazione visiva, il pensiero e la memoria. Martha Shenton, autrice dello studio, afferma: “L'origine di questi risultati non è ancora chiara, anche se i frequenti colpi al pallone con la testa potrebbero essere una delle cause, si sospetta anche di altri fattori: una caduta a terra, colpire i pali della porta o uno scontro contro altri giocatori”.
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