“L’esperienza di Casale Monferrato ci dice che il sogno di liberarci dall’amianto puo’ realizzarsi: nel 2008 secondo un censimento dell’Arpa nel nostro Comune c’erano 1,4 milioni di metri cubi di amianto da smaltire. Oggi siamo scesi a 490 mila, grazie a un grande sforzo collettivo che si è intensificato negli ultimi tre anni, anche in ragione dei fondi stanziati dal governo a questo scopo”, ha sottolineato Titti Palazzetti, sindaco di Casale Monferrato, in occasione della giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Non è un caso dunque se proprio il 28 aprile è stato scelto come giorno di inaugurazione del tour organizzato dall’Anci nelle principali citta’ dove maggiore e’ l’impegno per il totale smaltimento di questo materiale: “Il nostro duplice scopo – ha affermato Palazzetti – è quello di formare i tecnici e sensibilizzare le amministrazioni al problema del corretto smaltimento”.
“Siamo orgogliosi di essere stati i primi a dare vita a questo circuito delle città ‘Amianto Zero’ – ha detto Mauro Barisone, vicepresidente vicario di Anci Piemonte – ma soprattutto siamo determinati ad ottenere il massimo risultato: eliminare completamente l’amianto da tutto il Paese”. “La bonifica – ha concluso Palazzetti – richiede discariche e su questo il governo deve intervenire. In Piemonte ne sono previste tre, ma la Regione non riesce ad individuare i siti perche’ la gente ha paura. Una paura infondata – conclude – perche’ le discariche sono sicurissime. E’ molto piu’ pericoloso tenersi l’amianto sotto il naso piuttosto che impacchettarlo, trattarlo e sotterrarlo”.