Sono oltre 8.900 gli esodati che nel prossimo biennio maturano il diritto ad essere salvaguardati secondo le attuali norme del Salva Italia, per i quali servono risorse per 440,8 milioni. Sono questi i dati Inps forniti dal ministro Elsa Fornero alla commissione Lavoro della Camera, secondo quanto ha riferito il presidente Silvano Moffa. Una cifra che viene fuori, specifica Moffa, dalla “platea degli accordi territoriali e individuali”. Si tratta quindi di persone la cui situazione si inquadra nelle condizioni poste dal Salva-Italia per garantirne la tutela, e quindi maturano un diritto soggettivo. “Per questo i 440,8 milioni per il 2013-2014 vanno obbligatoriamente trovati. Questi ulteriori 8.900 lavoratori da salvaguardare rispetto all’inasprimento delle regole previste dalla riforma Fornero della previdenza si aggiungono ai 120.000 per i quali la salvaguardia era già stata prevista. Nei giorni scorsi il ministro Fornero aveva parlato di 130.000 salvaguardati complessivi. “Al momento non ci sono le coperture – ha osservato Moffa – dato che il Fondo individuato nella legge di stabilità ammonta a 100 milioni”. Per il presidente della commissione Lavoro , “il problema del Fondo non è solo la sua quantificazione, bensì anche la sua qualificazione; infatti esso può essere via via rimpinguato, mentre serve una norma specifica che dica a quali famiglie di esodati destinare tali risorse”. Ci sono infatti altri soggetti, oltre a quelli individuati dal Salva Italia, “meritevoli di essere tutelati, a partire da quanti hanno siglato patti territoriali o individuali”. Su questi, ha riferito Moffa, “non ci sono ancora i dati Inps”. Comunque, ha concluso Moffa, “la commissione lavoro presenterà degli emendamenti alla legge di stabilità proprio per qualificare il Fondo”.