Pungo di fero contro la malavita e lotta senza quartieri al business della droga. Il ministro dell’Interno in visita a Napoli per il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza lancia un messaggio chiaro alla città. Il governo vuole fare sul serio e non abbandonerà la città alla camorra. Si vedrà nei prossimi mesi se gli slogan saranno seguiti dai fatti.
“Ai genitori dei baby camorristi, che confezionano la droga a otto anni o spacciano a undici, va tolta la potestà genitoriale”, ha detto il vice premier parlando in Prefettura a Napoli. “Verrò personalmente a fare gli sgomberi. Ho chiesto di darmi un quartiere per partire con la bonifica – ha affermato il numero uno della Lega – suoneremo campanello per campanello e prenderemo chi occupa abusivamente case”. E contro la malavita promette il pugno di ferro. “Non prometto miracoli, ma pugno di ferro contro la malavita. La camorra è ignoranza e noi la inseguiremo quartiere per quartiere, casa per casa. La combatteremo con ogni arma che lo Stato ci mette a disposizione. Nei prossimi mesi manderemo altre 150 unità di forze dell’ordine per la sicurezza. Inoltre, nonostante quello che possa dire l’Europa, che può minacciare o alzare la voce, finanzieremo con un miliardo di euro 10mila assunzioni per la sicurezza”.
Nel quartiere del Vasto, dove è stato accolto come una star, “siamo già scesi da mille a seicento immigrati, l’obiettivo è di arrivare a zero irregolari”, ha detto il ministro. Ma contro il capo del Viminale non sono mancate proteste: un gruppo di manifestanti ha dato vita a una protesta in via Chiaia contro la visita del ministro, lanciando monetine in direzione della Prefettura, urlando “mariuolo” facendo riferimento alla vicenda dei 49 milioni di euro della Lega.