Trasformare il centro destra in una federazione che potrebbe nascere già a settembre. Ma non ad un partito unico. La conferma arriva da Matteo Salvini, leader della Lega, che dal palco della Versiliana a Marina di Pietrasanta, in provincia di Lucca, ha ragguagliato sul progresso del progetto. “È in programma dopo settembre una trasformazione del centrodestra. Venerdì avrò un incontro con Silvio Berlusconi. Non si parla di un partito unico, ma di una federazione . Cioè, una semplificazione del centrodestra”, ha spiegato il leader della Lega, spegnendo le polemiche dei più scettici.
“L’ho proposto in Europa a Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, per fare un gruppo unico, di circa 200 europarlamentari, che contrasti i socialisti e la sinistra. L’ho proposto anche nel Parlamento italiano. Ci sono sei forze di centrodestra, sembrano una squadra di calcetto. Facciamo una federazione”. Ma sul progetto regnano i dubbi del partito di Giorgia Meloni.
Matteo Salvini, naturalmente, vorrebbe essere il leader della federazione e lo dice chiaramente. “Il mio obiettivo è guidare alle elezioni una coalizione del centrodestra unito, perché per me l’unità del centrodestra è un valore. Oggi noi siamo al governo e Fratelli d’Italia è all’opposizione, quindi mettere adesso insieme governo e opposizione è complicato. Ma si voterà al più tardi tra un anno e mezzo”. Il leader della Lega ha rimarcato che difenderà con forza l’unità del centrodestra, che “rappresenta oggi più della metà degli italiani”. E già indica il primo provvedimento di un futuro governo di centro destra. Il “primo atto concreto, primo atto della rivoluzione economico-fiscale”, dovrà essere “la flat tax. Un pesante taglio delle tasse, una pesante semplificazione: altrimenti non ti risollevi”. Un’idea attualmente inattuabile, perché “pensare di fare la flat fax con Pd e 5 Stelle al Governo, è come aspettare i regali di Gesù bambino”. Ma prima del voto per il rinnovo delle camere c’è quello importantissimo dell’elezione del prossimo presidente della Repubblica. Dal palco della Versiliana non fa previsioni, o meglio, non si sbilancia, nonostante i giochi per il sostituto di Mattarella siano iniziati da tempo. “Ne riparleremo con più compiutezza a gennaio. Io auspico non che sia un presidente della Repubblica del centrodestra, ma un presidente della Repubblica al di sopra delle parti”. “L’unica cosa: sicuramente non sarà Romano Prodi”, chiude Salvini.